È uno dei nomi del made in Italy che sulla tecnologia e sull'applicazione di nuovi materiali ha costruito una strategia aziendale vincente. E ancora oggi ricerca e innovazione sono alla base dell'affermazione del gruppo Guzzini nel mondo, grazie anche alla collaborazione tra i migliori architetti e designer. Un esempio tra i tanti casi di successo: nel 1974 la Teuco, società del gruppo marchigiano specializzata nella produzione di sanitari, acquista notorietà quando il MoMa di New York espone il modello di una doccia tonda in metacrilato colorato, definendolo come la sintesi tra tecnologia e made in Italy.

Su questa, come sulle tante altre storie aziendali del sistema industriale marchigiano, si fonda l'esperienza della Fondazione Recanati. «Fin dall'inizio della nostra fase operativa – spiega Gianluca Guzzini, presidente della Fondazione e di Teuco – abbiamo individuato in particolare due direttrici su cui incanalare la formazione degli studenti. La prima era quella di mettere a disposizione delle aziende del territorio, ma anche della regione, figure altamente professionalizzate e dal solido bagaglio formativo tecnologico. La seconda direttrice fa leva invece sull'internazionalizzazione. Per rendere l'idea, con questa iniziativa sosteniamo una formazione scolastico-imprenditoriale che ritengo fondamentale se vogliamo mantenere e guadagnare quote di competitività sui mercati internazionali».

Come accade su scala nazionale, anche nelle Marche pesa la quasi assenza di figure professionali di livello intermedio. «Abbiamo ingegneri, pochi, abbiamo operai ma siamo estremamente carenti di queste figure professionali», aggiunge il presidente Guzzini. «Con l'avvio del programma degli Ist e dell'attività della Fondazione, adesso siamo in grado di poter contare su un laboratorio formativo il cui valore principale è la qualità delle persone».

Le aziende che fanno parte della Fondazione, ma non solo loro, potranno così contare su queste figure che possono accorciare i tempi della ricerca e dell'innovazione. Fondazione Recanati e Its, hanno messo al centro del programma le nuove tecnologie per il made in Italy: innovazione di processi e prodotti meccanici nell'ambito della nautica; approvigionamento energetico e costruzione di impianti; alta formazione sull'internazionalizzazione.

Con queste caratteristiche il "sistema Recanati" punta ad avere un ruolo di primo livello nel network tecnologico marchigiano che conta, oltre ai poli universitari, anche sul parco scientifico e tecnologico TecnoMarche, attivo dal 1998 con cinque filoni di ricerca industriale: applicazioni tecnologiche per la filiera del mobile e delle calzature; prototipazione integrata per la filiera meccanica; progetto meccanizzazione agricola; valorizzazione delle tecnologie del freddo e utilizzo dei materiali innovativi per il recupero del patrimonio edilizio-culturale.

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