Storia dell'articolo
Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 01 marzo 2013 alle ore 09:11.

My24

L'olio di oliva con aggiunta di selenio, elemento utile all'organismo umano, ma carente nella dieta degli italiani e causa di disfunzioni tiroidee; nuovi prodotti a base di pomodoro per lo svezzamento, più gustosi e graditi ai bambini, con un kit per la misurazione del gusto amaro. Sono solo due esempi dei numerosi progetti del neonato distretto campano delle biotecnologie «Bioscience». « Un cluster – spiega il presidente Mario De Rosa, docente della Seconda università di Napoli – che ha la missione specifica di creare una stretta sinergia con le imprese. I progetti nascono da indicazioni delle aziende che in alcuni casi hanno individuato i partner con cui lavorare».

Sul tavolo, al momento, nove progetti di ricerca, su cui collaboreranno 45 aziende con sette centri di ricerca e tre strutture di trasferimento tecnologico. Il polo nasce con un pacchetto di progetti da oltre 50 milioni di risorse europee a cui dovrebbero aggiungersi finanziamenti regionali.

Il Distretto Campania Bioscience – nato dalla ferma volontà dell'assessore regionale Guido Trombetti – ha un capitale sociale di oltre un milione e settecentomila euro. Tra le imprese aderenti, operanti nel settore farmaceutico e della diagnostica, ci sono la Altergon Italia SpA, la Damor Farmaceutici, Esaote SpA, Bouty SpA, Btp Tecno Spa; a queste si aggiungono grandi e medie imprese del settore alimentare, quali le Industrie Oleifici Biagio Mataluni Srl, La Doria Spa, Feger Spa e Giaguaro Spa.
Gli organismi di ricerca che partecipano al Distretto tecnologico sono le Università Federico II, Seconda Università, le Università di Salerno e del Sannio, il Consiglio Nazionale delle Ricerche, il Ceinge e Biogem.

Inoltre, hanno comunicato il loro interesse a far parte della compagine sociale la Stazione Zoologica Anton Dohrn, il Tigem (Fondazione Telethon), la Fondazione Pascale e imprese biofarmaceutiche come Siena Biotech SpA, Bracco SpA e Axxam SpA.
«Con il Distretto Campania Bioscience – dice l'assessore alla Ricerca Scientifica Guido Trombetti – per la prima volta prende vita nel settore delle biotecnologie un modello organizzativo strutturato e di dimensione tale da poter competere su scenari internazionali. Le competenze territoriali del settore, organizzate in un sistema, possono finalmente lavorare con maggiore efficacia a prodotti innovativi innescando nuovi processi di sviluppo attraverso progetti con una ricaduta di mercato di breve-medio periodo».

Si apre la fase dell'organizzazione del distretto che sarà affidata a un consiglio di amministrazione paritetico tra soggetti pubblici e privati.
Il distretto nasce come evoluzione dei centri di competenza creati 8 anni fa, ma con una presenza maggiore e un ruolo piu attivo assegnato alle imprese. In altre parole, sposta l'attenzione dalla ricerca di base allo sviluppo e al trasferimento delle tecnologie. (V.V.)

Ultimi di sezione

Shopping24

Dai nostri archivi

301 Moved Permanently

Moved Permanently

The document has moved here.