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Questo articolo è stato pubblicato il 05 marzo 2013 alle ore 10:34.

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Daniele Calabrese, 38 anni, nato a Cosenza e cittadino del mondo, si divide tra Washington (dove vive e ha preso un master) e Pier 38 a San Francisco, il vecchio molo sulla west coast trasformato in un incubatore di start up e quartier generale di Soundtracker, la società di cui Calabrese è fondatore e Ceo che con una app sullo smartphone consente di creare una propria stazione radio e poi condividere la musica con chiunque sia nelle vicinanze.

Laurea in Scienze Politiche all'Orientale di Napoli e master alla Georgetown di Washington, Daniele fa un lungo apprendistato alla Banca mondiale, dove si occupa dei Paesi del terzo mondo, soprattutto Africa e Medio Oriente.
La scintilla scatta durante un viaggio in Nigeria: lavora a un progetto sulla privatizzazione dell'acqua e in uno slums di Lagos immerso nella spazzatura e senza energia elettrica vede ballare un gruppo di ragazzini che ascoltano musica da un cellulare. La riflessione è semplice: le onde di un cellulare hanno trasformato quel non luogo in una discoteca. Idea: perché non creare un sistema che consenta a chiunque di condividere la musica e di "sintonizzarsi" con chi sta ascoltando lo stesso pezzo nei paraggi o in qualsiasi angolo del mondo? Capovolgendo così uno dei postulati del web: lo smartphone (o facebook e twitter) può isolare ma allo stesso tempo unisce attraverso questa app denominata Geosocial internet radio. L'archivio discografico da quale il "dj" può attingere è sterminato:22 milioni di brani, ai quali se ne aggiungono 55 mila a settimana.

Funziona. Calabrese, neppure due settimane dopo il fallimento di Lehman brothers, mette al lavoro una quindicina di sviluppatori che scova in giro per il mondo: uno sta a Omsk, in Siberia, l'altro in Brasile, un terzo, Daniele Bochicchio, che Calabrese ha conosciuto a Las Vegas, direttore regionale di Microsoft per l'Italia, lavora dalla sua casa di Rionero in Vulture, in provincia di Potenza. Un gruppo che più eterogeneo non si può. Microsoft e Nokia, che credono nell'idea, fanno convergere su Pier 38 un gruppo di esperti. Ora alla mappa planetaria di Soundtracker si è aggiunta anche Cagliari, la silicon town italiana. La geosocial internet radio è piaciuta a un venture capitalist italiano che in cambio dei soldi ha chiesto a Calabrese di collocare una mezza dozzina di sviluppatori in Italia. Roma, Milano o Cagliari? Daniele non ha avuto dubbi. È bastato conoscere Mario Mariani, cofondatore con Renato Soru di Tiscali e ora a capo di un incubatore privato, The net value, per fugare ogni dubbio. Spiega Calabrese: «La bellezza di Cagliari, l'energia di Mario e gli ingegneri esperti di web che ho conosciuto in questi giorni sono cose preziose. Qui si sta meglio che a San Francisco».

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