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Questo articolo è stato pubblicato il 02 aprile 2013 alle ore 09:17.

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Una produzione del gruppo Laminazione SottileUna produzione del gruppo Laminazione Sottile

È un gruppo industriale in costante crescita (tra il 3 e il 5% annuo e per il 2013 è atteso un incremento del fatturato del 7%) e circa il 60% del suo giro d'affari proviene da vendite all'estero. Dati che fanno impressione in questa fase dell'economia italiana e del Sud. Qui la crisi sembra essere tenuta ben distante. Il gruppo Laminazione Sottile ha circa 500 dipendenti e un fatturato aggregato di oltre 300 milioni.

Ha stabilimenti nel Casertano ed è specializzato nella trasformazione dell'alluminio greggio in laminati (con l'omonima azienda), nella produzione di contenitori e rotoli per l'alimentare (con la Contital e la consociata inglese I2r packaging solutions) e, con la Italcoat, nel trattamento, nel rivestimento e nella verniciatura del laminato di alluminio semi-sottile. Laminazione Sottile ha clienti (grandi gruppi internazionali) in Europa, soprattutto in Germania, Francia, Paesi nordeuropei, Inghilterra, ma è anche molto presente in Australia, nel Far East (Cina, Singapore, Thailandia), nei Paesi Arabi. Definisce Laminazione Sottile come un gruppo industriale «da sempre orientato all'estero» Luca Moschini, amministratore delegato e terza generazione (con i fratelli Massimo e Pietro) della famiglia titolare dell'impresa casertana (e la quarta s'è già affacciata in azienda).

Il gruppo compie, nel 2013, 90 anni di attività: fondato a Napoli da Augusto Moschini, è stato costruito dal primo dopoguerra soprattutto dal figlio Guido, padre dell'ad Luca Moschini. «Lavorare con i mercati esteri ha sempre significato per noi avere a che fare con realtà più evolute. Se abbiamo successo è perché abbiamo sempre imparato dai nostri clienti e questo – spiega Luca Moschini - ci ha spinti a offrire buona qualità e costi contenuti, a sviluppare ricerca di prodotto, a garantire rapidità di fornitura». La strategia export del gruppo è semplice: «Abbiamo sempre prediletto rapporti diretti con i clienti», dice l'ad. A Caserta è stata costituita una squadra commerciale con oltre una decina di persone (tra cui molti giovani) dedicata all'export, continuamente in giro per il mondo a caccia di clienti. «Affidarci a una rete di distributori o di agenti – rileva l'amministratore delegato – avrebbe voluto dire mettere un filtro tra noi e la potenziale clientela. Si è rivelata una scelta vincente il rapporto diretto, perché ci ha permesso di capire a fondo le esigenze del mercato».

È dalla conoscenza diretta dei mercati che nasce l'avventura inglese di Laminazione Sottile: «La cultura alimentare inglese – dice l'ad – è molto diversa dalla nostra, è diffuso il ricorso a cibi pronti e in confezioni con largo utilizzo di alluminio. Non potevamo seguire bene questo mercato dall'Italia e così abbiamo deciso di acquisire un'importante azienda, la I2r che controlliamo al 90%». Altro punto qualificante della strategia export del gruppo è la costante partecipazione alle più importanti fiere di settore nel mondo. Ed è tutto ciò che, a conti fatti, ha permesso di controbilanciare le difficoltà del mercato italiano.

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