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Questo articolo è stato pubblicato il 07 maggio 2013 alle ore 15:43.
L'area progettazione e installazione, in generale, è quella che ha tenuto meglio, e quanto alla presenza all'estero, c'è da segnalare Terni Energia, che per il 2013 punta su Grecia e Sudafrica. C'è poi la marchigiana Energy Resources, che ha di recente stretto un'importante partnership finanziaria con il fondo israeliano Helios: l'accordo prevede l'ingresso del fondo nella riqualificazione del porto di Ancona e nella nuove seda della fiorentina Arval. Uscendo dal fotovoltaico, un'azienda come Sorgent.e, nell'idroelettico, è presente in tutto il mondo. E l'elenco di imprese italiane delle rinnovabili internazionalizzate potrebbe andare avanti. E andrà sempre più avanti, perché nei nuovi mercati le competenze ingegneristiche sono preziose e l'Italia, che negli ultimi anni è stata fra i Paesi più attivi nelle rinnovabili, può trovare spazi di business interessanti per le sue imprese.
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