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Questo articolo è stato pubblicato il 21 maggio 2013 alle ore 08:26.

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Una regione plurale anche nei tanti "turismi", capace di valorizzare le sue eccellenze, non più come offerta dei singoli territori, ma come "club di prodotto", in rete, giocando più carte insieme per attrarre visitatori e investimenti. Perciò non solo mare, collina, montagna, ma anche turismo enogastronomico o artistico, con Urbino candidata a Capitale europea della cultura 2019. E ancora, turismo religioso, con Loreto e il Cammino francescano della Marca, quello termale e sportivo, tra campionati mondiali di vela d'altura ed equitazione, occasioni strategiche per sposare vacanza e valorizzazione dei distretti.

In questo quadro di nuovo turismo s'inserisce la seconda edizione di Marche Endurance Lifestyle, che partirà sulla Riviera del Conero dal 13 al 16 giugno prossimo con l'auspicio di replicare le fortunate sinergie economiche sperimentate lo scorso anno con gli sceicchi arabi: un business da oltre 5 milioni di euro per le Marche con più di 100mila spettatori, ma anche 302 incontri d'affari con aziende degli Emirati Arabi Uniti e un panel di 275 esponenti economico-istituzionali. Una felice premessa, si spera, al Forum internazionale di attrazione degli investimenti, previsto alla Mole Vanvitelliana a metà giugno e per cui fervono i preparativi.

Quintuplicare il peso del turismo sul Pil regionale è l'ambizioso obiettivo dichiarato a Palazzo Raffaello. Un'aspirazione rafforzata dallo stanziamento per il Programma annuale di promozione turistica 2013, approvato in marzo, di 9,6 milioni di euro complessivi: marketing e promozione sempre più orientati a web e social e circa 1,5 milioni di euro, principalmente per l'accesso al credito, alle imprese del settore. L'arrivo di due nuove bandiere blu quest'anno che sventolano a Pedaso e Fermo Lido – che portano così a 18 le spiagge al top per turismo green nelle Marche, seconde solo alla Liguria – sono la conferma di una regione che ha il suo plus nel connubio tra valorizzazione turistica e tutela ambientale.

La generale contrazione delle capacità di spesa dei turisti si sente, nonostante i segni di tenuta della passata stagione 2012 (+0,37% di presenze italiane, +1,38% straniere), anche perché su 2,6 milioni di arrivi, sono poco più di 422mila quelli da oltreconfine, neanche un turista su sei. «Con un calo del giro d'affari del 20% in queste festività pasquali e ponti primaverili, non possiamo che preoccuparci per l'estate alle porte, con una produttività che diminuisce, mentre forzosamente aumentano di un 10% già solo i costi dettati dagli adeguamenti normativi», lamenta Luciano Pompili, presidente Federalberghi Marche, quindi spronando comuni e province a rimboccarsi le maniche, come nell'esempio del recente contributo regionale a fondo perduto in favore dei "Bici hotels" (80mila euro).

«Sicuramente la Regione – continua Pompili – ha una funzione trainante e di indirizzo nel proporre il territorio attraverso "i turismi", ma poi il prodotto va costruito in loco. Il territorio deve saper esprimere contenuti, per offrire motivi di interesse reali e specifici di quelle zone». In questo senso può essere letta la nascita di "Assoturismo Marche", il nuovo organismo creato dai gruppi di Confesercenti Pesaro e Ancona per coordinare strategie di promozione turistica e accoglienza su scala regionale. «Dobbiamo sviluppare il turismo in entrata. Il turismo europeo verso l'Italia lo conosciamo da vecchia data. Gli altri mercati vanno prima capiti, va compreso bene cosa cercano, solo dopo va avanzata una chiara offerta», è la strategia corretta, secondo Nardo Filippetti, alla guida nazionale di Astoi Confindustria Viaggi e presidente di Eden Viaggi, primario tour operator internazionale con sede a Pesaro, 359 milioni di fatturato 2012, 310 dipendenti e una marginalità triplicata al primo trimestre 2013. Filippetti mira a intercettare i flussi turistici internazionali, in particolare spagnoli e del Centro Europa, dirottandoli verso l'Italia. Ed è anche per questo che come compagnia ha previsto un investimento da 6 milioni di euro nei prossimi tre anni per l'apertura di uffici esteri (dopo Valencia, in arrivo Bruxelles), come pure per il potenziamento del web.

«In quest'ottica – prosegue – abbiamo di recente partecipato e dato vita al Consorzio Maraviglia, per far sistema e fornire alla Regione un interlocutore imprenditoriale capace di promuovere il prodotto in modo unitario, pur nelle diverse offerte, con trasparenza e unità d'intenti». Ultimo nato alla Bit 2013, il consorzio Marche Maraviglia è così la nuova realtà regionale dell'incoming su cui in tanti ripongono speranze. Al momento vi aderiscono circa 150 operatori del turismo regionale, grandi e piccoli, ma si punta a quota 450 entro l'estate. Obiettivo a lungo raggio, la Cina, presidiando il mercato con canali diretti e indirizzandosi soprattutto al target delle famiglie; quindi Israele, con un accordo che, riferiscono, dovrebbe formalizzarsi a breve per un charter diretto Tel Aviv-Ancona, organizzato da un tour operator israeliano. L'intento è proporre le Marche unitariamente, con pacchetti tematici e proposte su misura che rendano conto appunto dei suoi tanti "turismi", dai tartufi allo shopping, dalle fattorie didattiche ai grandi eventi, come la mostra sulle meraviglie del Barocco "Da Rubens a Maratta", ospitata ad Osimo da fine giugno a metà dicembre.

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