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Questo articolo è stato pubblicato il 02 luglio 2013 alle ore 12:22.

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Un «tesoro» nella baia: forti entrate e occupazione

San Francisco vista da Marin Headlands, con il magnifico Golden Gate Bridge in primo piano, è più che uno spettacolo. Lì, si sfideranno gli equipaggi a bordo degli AC72, catamarani di ultima generazione dotati di ala rigida su uno dei campi di regata più impegnativi nella storia della vela. Per la festa d'apertura non si baderà a spese e si svolgerà nella cornice dell'America's Cup Pavilion, un suggestivo palco all'aperto posizionato sul lungomare della bella città californiana, con novemila posti a sedere, che ha già dato prova delle sue potenzialità, facendo registrare il tutto esaurito grazie alle performance degli Imagine Dragons e di Sting.

I biglietti sono letteralmente andati a ruba, e sono stati solo i primi di venticinque artisti chiamati ad esibirsi, fino a quando le installazioni temporanee verranno rimosse in ottobre, dopo la conclusione dell'America's Cup, la cui fase finale si svolgerà tra il 7 e il 21 settembre. Una kermesse musicale che ha attratto appassionati e Vip. Il sindaco di San Francisco, Ed Lee, ha parlato di come la Summer of Racing inciderà sulla vita della città nel corso dell'estate. «Siamo molto fortunati ad avere l'America's Cup e una lunga serie di concerti proprio qui a San Francisco – ha detto – è un meccanismo che genererà svariati milioni di dollari e migliaia di posti di lavoro. Riuscire ad avere tutto questo dove la gente vive e lavora è davvero incredibile».

Dichiarazioni che giungono puntuali all'indomani della pubblicazione di un documento redatto dal Bay area economic institute, per la verità ridimensionato rispetto alle cifre circolate fino a pochi mesi fa. Allora, si partiva da basi ben più ampie, come i 15 team previsti, di cui ne sono rimasti 4 (incluso il defender Oracle Racing di Larry Ellison, Luna Rossa Challenge 2013, Emirates Team New Zealand e Artemis Racing). Numeri in ogni caso vertiginosi, a partire da un giro d'affari appena al di sotto del miliardo di dollari (750 milioni di euro), decine di milioni di entrate per l'erario e la creazione di migliaia di posti di lavoro, a fronte di lavori per infrastrutture pari a 32 milioni di dollari (24 milioni di euro circa), costi che dovrebbero essere coperti - il condizionale è d'obbligo - da donazioni da parte di enti privati.

Cifre verosimili, giustificate dal fatto che l'America's Cup rimane, comunque, il terzo più grande evento sportivo dopo le Olimpiadi e la Coppa del mondo di calcio. Insomma, i benefici economici della gara, seppur ridotti rispetto alle aspettative, potrebbero estendersi all'intera Greater Bay, in particolare alle vicine contee di Napa, Sonoma, Marin e Alameda, grazie al turismo indotto e alle attività marittime. Da non sottovalutare un terzo aspetto: tra la Louis Vuitton Cup e le finali dell'America's Cup ci sarà modo di assistere alle performance dei migliori giovani velisti al mondo che si affronteranno a bordo dei veloci catamarani AC45 per contendersi la Red Bull Youth America's Cup, la cui finale è in programma tra il primo e il 4 settembre. Almeno dieci team, composti da atleti di età compresa tra i 19 e i 24 anni, saranno protagonisti di questa manifestazione, pensata per avvicinare i giovani al mondo della Coppa America. Se, come si spera, l'evento di "Frisco" dovesse rivelarsi un successo, chissà se sui campi di regata della 35/ma America's Cup i protagonisti di domani saranno i giovani di oggi...

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