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Questo articolo è stato pubblicato il 02 ottobre 2013 alle ore 11:52.

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La crisi flagella la vela, fascia media in crisi

«La crisi ha colpito duramente il mercato della barca a vela - racconta Massimo Franchini, architetto - il mercato è sceso del 95%, e non è uno scherzo. La fascia media è totalmente scomparsa, si salva il piccolo e il lusso».
La sintesi è crudele, ma veritiera della situazione molto grave. Il mercato delle imbarcazioni immatricolate fatica a superare le 50 unità anno, tra imbarcazioni costruite in Italia e importate. Negli anni migliori il solo marchio Beneteau vendeva oltre cento unità sul nostro mercato. I marchi storici sono in palese difficoltà, per non dire peggio. Si salvano le realtà più nuove, quelle che non avevano un assetto industriale imponente e quindi costoso. Il gruppo Bavaria, prima dell'estate e dopo due anni di tentativi, ha abbandonato ogni speranza di sollevare il Cantiere del Pardo, che è entrato in concordato, le notizie pre-salone lo danno passato di mano al gruppo Trevi di Davide Trevisani che in passato aveva acquisito anche Sly Yachts per un valore di circa 8 milioni di euro che dovrebbero corrispondere più o meno agli asset. Trevi è tra le società che hanno partecipato al recupero della nave Concordia. In corsa per questa acquisizione si erano presentati il vecchio proprietario Giuliani Ricci, che ora controlla Solaris con buon successo, e il cantiere turco Sirena Marine ma con proposte decisamente inferiori.

Del Pardo con la sua gamma Grand Soleil resta molto solido nell'immaginario del mercato che tende perfino a sopravvalutare le barche usate, una posizione conquistata molti anni fa con modelli storici. Purtroppo l'esperienza all'interno del gruppo Bavaria dimostra che solo con una radicale rivisitazione della produzione si può puntare a un grande ritorno. Èrmai il tipo di barca proposto a essere in crisi.

Il cantiere giuliano Solaris, punta in alto con la sua gamma e propone modelli che arrivano ai 21 metri. Wally, il marchio creato da Luca Bassani, ha chiuso l'unità produttiva di Ancona, Wally Europe, ma resta attivo da Montecarlo per design e vendita. Advanced Yachts, il marchio ideato da Marco Tursini è tra quelli che vivono meglio.«Abbiamo venduto una barca nuova da 80 piedi - dice l'imprenditore milanese - e stiamo preparando un 42 piedi molto tecnologico disegnato da Roberto Biscontini». Sempre interessanti le barche proposte da Southern Wind, il cantiere sudafricano controllato da Pegaso Yacht di Genova, che ha varato in questa stagione il 102 piedi Hevea, con disegno generale di Nauta Design e carena disegnata dallo studio Farr. Novità anche in casa Nautor, il cantiere di Leonardo Ferragamo con produzione in Finlandia che ha presentato un nuovo modello di 60 piedi per grande crociera. La parte del leone della vela europea continua a farla il gruppo Beneteau, che resta solido nella sua posizione di leader mondiale. Quest'anno presenta Oceanis 38, ideato con la formula degli interni componibili, anche dopo l'acquisto. Jeanneau affronta la stagione con una nuova ammiraglia da 64 piedi che per rapporto qualità prezzo sarà una spina nel fianco per i marchi che tendono al lusso.

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