Storia dell'articolo
Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 02 ottobre 2013 alle ore 11:52.

My24
Giro di boa più vicino con l'export

Saloni nautici sempre più orientati ai territori di riferimento e clienti che visitano meno esposizioni per comprare una barca. È lo specchio della crisi che sta ancora colpendo la navigazione da diporto ma che, secondo Anton Francesco Albertoni, presidente di Ucina, la Confindustria nautica, potrebbe essere giunta al giro finale di boa, al quale potrebbe seguire una ripresa del mercato.
Il numero uno dell'associazione che raggruppa le aziende della nautica commenta negativamente, però, l'aumento dell'Iva: «Anche se non è il male peggiore che poteva capitare - dice - questo aumento colpirà i consumi: avrà l'effetto psicologico di frenare la circolazione dei soldi e quindi l'economia. Peggio ancora, però, è non avere un governo. Anche perché quello di Letta è stato vicino alla nautica, in controtendenza con i precedenti».

Albertoni fa, poi, un'analisi del settore a partire dai risultati del salone di Cannes, tenutosi dal 10 al 15 settembre scorsi. «Il salone di Montecarlo, ospitando solo megayacht, ha un target di clientela a parte. Ma Cannes ha avuto risultati interessanti che aiutano ad analizzare la situazione del comparto. Lì i visitatori, quest'anno, sono stati soprattutto europei, in particolare francesi, tedeschi e pochi italiani. Non c'erano spagnoli né greci. Si sono visti russi ma non arabi né cinesi. Solo poco tempo fa la realtà era diversa. A Cannes, e anche al Salone di Genova, arrivavano potenziali acquirenti di barche da tutto il mondo, a partire dal Medio Oriente. Ma anche dal Sudamerica e recentemente dalla Cina». Insomma, secondo Albertoni, «la tendenza più evidente tra i visitatori, oggi, è di restare nella propria area di riferimento. E ormai in quelle stesse aree ci sono saloni che soddisfano quei mercati. Dunque ci si aspetta che i boat show si orienteranno sulle zone di riferimento e non a livello globale. Il Salone di Genova punta ad avere la leadership del Mediterraneo, che, tra i mercati della nautica, è il primo al mondo; poi ci sono gli Stati Uniti, con le esposizioni di Fort Lauderdale e Miami».

Secondo i numeri ufficiali, Cannes ha totalizzato un +7% di visitatori nel 2013 rispetto all'anno precedente. «È un bel dato - afferma Albertoni - ma bisogna dire che Cannes ha raggiunto, in questa edizione, 49mila visitatori. Una somma che il salone ligure raggiunge in un paio di giornate». Riguardo, poi, alle tendenze di acquisto, ricorda il leader di Ucina, «i clienti sembrano orientarsi maggiormente sui prodotti da 20 metri in su». I dati relativi all'anno nautico 2013, peraltro, continuano a segnare crisi, soprattutto per la piccola nautica. «Per i motori fuoribordo - prosegue Albertoni - il totale del venduto in Europa ammonta a -5% rispetto all'anno precedente; e in Italia la vendita è crollata del 22%, pari a 10.500 motori. Nell'anno nautico 2007-2008 i fuoribordo venduti in Italia erano 31mila. Questa indicazione è molto preoccupante per la piccola nautica. In ogni caso, dopo un 2012 molto brutto, anche il 2013 ha segnato un trend negativo per il settore. Gli ultimi mesi dell'anno, però, dicono che, per il 2014, forse qualche ripresa ci sarà».

Sul 53° Salone Nautico, che si apre oggi alla Fiera di Genova e si chiuderà il 6 ottobre (passando da 9 a 5 giorni di durata), Albertoni si dichiara, tuttavia, «ottimista e anche molto. Occorre volare bassi ma credo che ce la faremo e, da questo salone, così diverso da quello precedente, ripartiremo. Del resto, siamo riusciti a riportare a Genova molti marchi che l'anno scorso erano assenti, anche perché abbiamo progettato un boat show come hanno voluto i nostri associati». Il presidente della Fiera di Genova, Sara Armella ricorda che «il salone di oggi è frutto di un anno di lavoro e di un rinnovato patto con Ucina e con la città di Genova».

Commenta la notizia

Ultimi di sezione

Shopping24

Dai nostri archivi

301 Moved Permanently

Moved Permanently

The document has moved here.