Impresa & Territori IndustriaCva investe sull'idroelettrico: corsa ai bandi
Cva investe sull'idroelettrico: corsa ai bandi
di Fabrizio Favre | 12 novembre 2013
L'idroelettrico è ancora la prima scelta per Compagnia valdostana delle acque. Lo dimostra il fatto che sul fronte delle acquisizioni, in particolare nel settore dell'eolico e del solare, per ora Cva, anche in virtù del suo accordo con la tedesca BayWa (gruppo con un fatturato di circa 10 miliardi, 17mila dipendenti, attivo nei settori agricolo, energetico e dei materiali di costruzione), sta valutando alcune opportunità di investimento, ma al momento nessun dossier ha evidenziato «il sufficiente equilibrio economico» per essere preso in considerazione. Con un'attenzione maggiore per i siti già avviati piuttosto che su quelli da sviluppare ex-novo, spesso marginali come resa.
Nuovi scenari sembrano invece aprirsi sul fronte dell'idroelettrico. «Sono per noi un mercato di sicuro interesse le concessioni già scadute – spiega il presidente della società, Riccardo Trisoldi – che sono state oggetto di rinnovo e saranno messe in gara entro il 31 dicembre 2015 per poi essere assegnate ai nuovi gestori al 31 dicembre 2017. Questo è un nuovo mercato che si sta aprendo con delle regole che purtroppo sono ancora in corso di definizione ma potrebbero comunque rappresentare delle nuove opportunità». Cva prevede di chiudere il bilancio con un utile netto di 60 milioni.
«Siamo in discesa rispetto ai 73 milioni del 2012 - osserva Trisoldi - ma paghiamo un "effetto prezzi" negativo dovuto al calo della domanda elettrica che dovrebbe confermarsi nel 2014 e nel 2015. Un effetto soltanto in parte compensato da una situazione metereologica estremamente favorevole che ha portato ad una crescita della produzione passata da 2,7 miliardi di Kwh a quasi 3 con un valore consolidato della produzione pari a 1,2 miliardi sostanzialmente in linea con l'anno scorso». Il 2013 ha visto anche tre centrali idroelettriche di Cva (Nus, Gressoney e Villeneuve) ottenere dal Gestore dei servizi energetici (Gse) la possibilità di beneficiare dell'incentivazione legata alla vendita dei "certificati verdi", che per i prossimi 15 anni frutterà un ammontare pari a 65 milioni.
Cva ha distribuito dividendi per 165 milioni tra il 2007 e il 2012. Venti in riserve sul 2012. E altri 30 in virtù dei circa 60 milioni di utile netto dell'esercizio 2013.
La Regione Autonoma Valle d'Aosta, attraverso Finaosta, la sua finanziaria regionale, ha potuto affrontare la crisi anche grazie ai bilanci milionari della Cva. «Senza dimenticare - aggiunge il presidente della società, Riccardo Trisoldi - il miliardo e mezzo di imposte versato fino ad oggi in Valle».
Del resto, l'ultimo bilancio regionale in seguito agli effetti delle manovre statali di risanamento della spesa pubblica ha imposto alla Regione un contributo da versare allo Stato pari a 197 milioni. Il risultato è stato il passaggio da una spesa regionale dai 1.263 milioni del 2013 ai 1.077 del 2014 (1.629 nel 2009). In questa logica si inserisce la preventivata distribuzione di riserve da parte delle società partecipate per finanziare un piano straordinario di interventi a sostegno degli investimenti privati per un importo complessivo di 100 milioni di euro nel triennio 2014-2016, attraverso la concessione di mutui a tasso agevolato a valere sui fondi di rotazione. È logico ipotizzare che sarà ancora Cva ad assicurare le risorse maggiori all'intera operazione.