Impresa & Territori IndustriaTrasporti in Valle, un percorso accidentato
Trasporti in Valle, un percorso accidentato
di Augusto Grandi | 12 novembre 2013
Tra Châtillon e Aosta ci sono 18 km di autostrada. Costo? 4,8 euro. L'ideale per favorire il turismo. Infatti i transiti sull'autostrada si sono ridotti e i turisti puntano sulle strade regionali, con conseguenti intasamenti e aumento dei controlli che permettono di far cassa ma, certo, non incentivano i viaggi verso la Valle. Se l'autostrada è un problema, la ferrovia non è la soluzione.
Il disservizio continuo provoca rabbia, ma la situazione non migliora. In occasione della Fiera di Sant'Orso, il più importante appuntamento con l'artigianato tipico, sono stati predisposti treni speciali da Torino, caratterizzati da ritardi insopportabili.
E' la gestione quotidiana, per i pendolari, a creare problemi. Aurelio Marguerettaz, assessore ai Trasporti, spiega che più volte si è tentato di conciliare gli orari dei treni con quelli dei bus che raggiungono le vallate laterali. Ma le rigidità del sistema ferroviario non hanno permesso di indivuare soluzioni soddisfacenti. La situazione potrebbe migliorare con l'acquisto, già deciso dalla Regione, di 5 treni bimodali «che - si augura l'assessore - potrebbero entrare in funzione nel 2016». L'appalto è già stato avviato e prevede un'opzione per altri 5 treni. Tutti destinati alla Aosta-Torino che è penalizzata dall'obbligo di cambio del convoglio a Ivrea o Chivasso poiché i treni diesel utilizzati in Valle (dove la linea non è elettrificata) non possono entrare nel passante torinese.
Quanto ai bus, è stato eliminato il collegamento con Torino (che non era sostenuto dalla Regione) mentre è rimasto quello con Milano. La Regione sosteneva invece il collegamento con l'aeroporto di Caselle, ma il numero ridotto di passeggeri ha portato alla cancellazione. Proprio dal trasporto aereo si attendono invece buone notizie. La compagnia svizzera Darwin Airlines dovrebbe garantire il collegamento tra Aosta e Roma (con il contributo della Regione), ma l'avvio è stato posticipato in attesa di una decisione dell'Enac. E si spera che gli scali collegati possano aumentare in futuro (senza finanziamento pubblico), mentre la Regione ha ottenuto la revoca degli amministratori della società che gestisce l'aeroporto.
