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Un 2014 di svolta: Saint-Vincent cala il tris

Ultime battute. Con la riapertura del Grand Hotel Billia (il progetto nel rendering in alto), sarà completato il Resort&Casinò e debutterà il centro benessere di 1.700 metri quadratiUltime battute. Con la riapertura del Grand Hotel Billia (il progetto nel rendering in alto), sarà completato il Resort&Casinò e debutterà il centro benessere di 1.700 metri quadrati

Il 2014 sarà l'anno zero per il nuovo polo turistico della regione Valle d'Aosta. Il 13 dicembre di quest'anno, infatti, con la riapertura del Grand Hotel Billia, sarà inaugurato il Resort&Casinò di Saint-Vincent e debutterà il centro benessere di 1.700 metri quadrati.
«Sarà un ritorno alle origini, ma con la barra dritta sul futuro – spiega al Sole-24 Ore Luca Frigerio, 43 anni, dal 2010 amministratore unico del Casinò de la Vallée spa – visto che città come Saint-Vincent, o Baden Baden in Germania, si sono sviluppate intorno alle terme per poi veder sorgere alberghi in grado di ospitare i turisti e case da gioco capaci di offrire svago».

Ci sono voluti quasi tre anni di lavori e circa 90 milioni in investimenti per cambiare volto al polo turistico, metterlo al passo con i tempi e farlo vivere 12 mesi all'anno.

«Il nostro è un progetto di rilancio a medio-lungo termine», spiega Frigerio e le stime previsionali lo testimoniano. L'obiettivo è quello di cominciare a estinguere i finanziamenti, utilizzati per la ristrutturazione, a partire dal 2017, anno in cui si potrà dare avvio al rimborso del mutuo di Finaosta per gli investimenti relativi al piano di sviluppo.

L'investimento dovrebbe portare a un utile netto di 7 milioni nel 2016, con iniziative in comunicazione e marketing per 38 milioni. Il 66% delle risorse in comunicazione e marketing sarà destinato al consolidamento delle quote di mercato della casa da gioco, con specifico riferimento alla clientela con più elevato potenziale di spesa e all'organizzazione di grandi eventi. Le attività di marketing punteranno all'apertura di nuovi canali turistici, soprattutto stranieri, e alla realizzazione di accordi commerciali con partner nel mercato turistico e del gioco.

Tradotto in termini pratici, il Casinò darà innanzitutto la caccia ai ricchi clienti stranieri orientali che oggi vanno in Australia, l'unica nazione al mondo che prova ad offrire un pacchetto differenziato. «Sappiamo però – spiega Frigerio – che nessuno, come noi, è in grado di offrire panorami mozzafiato, arte, storia, tradizioni, cultura, enogastronomia e shopping di qualità».

I canali turistici orientali aperti, operativi dal 2014, sono con Singapore, Macao, Hong Kong e Cina, ma in prospettiva arriveranno anche i ricchi giocatori da Corea e Malesia. Il casinò resta l'ombelico del polo turistico e la società che lo amministra deve fare di tutto per invertire le recenti tendenze. I dati sulle presenze della clientela registrati al 15 settembre 2013 evidenziano un incremento di 1.129 unità (0,28% rispetto allo stesso periodo del 2012) ma l'andamento dei proventi lordi di gioco fa segnare, nello stesso periodo di riferimento, un calo del 12,55% (-6,9 milioni).

Il numero delle persone che frequenta la casa da gioco è, dunque, quasi lo stesso, ma con meno capacità di spesa. «Un dato che conferma l'esistenza di una crisi di liquidità – afferma Frigerio - e conseguentemente il calo del potenziale di gioco che affligge il mercato». L'andamento colloca al momento il Casinò di Saint-Vincent al terzo posto in Italia, per livello di introiti e di presenze, con una tenuta della quota di mercato, nonostante i "lavori in corso" per tre anni.

Oltre a fiches e roulette – senza contare i nuovi giochi che hanno preso ormai piede, come Poker Texas Hold'em, che hanno richiesto una formazione continua di una parte dei dipendenti che, complessivamente, sono circa 800 oltre ai 200 dell'indotto – il polo turistico deve offrire molto di più per competere non tanto in Europa (il progetto Eurovegas in Spagna finora non è partito), quanto nel mondo.

Anche per questo il 13 dicembre aprirà il Grand Hotel Billia completamente restaurato e restituito al suo fascino belle epoque e appena annesso tra i prestigiosi "The Leading hotels of the world". Debutto anche per il centro benessere e per i due ristoranti "1908" e "La Grande Vue", che si aggiungono a quelli già attivi.

Lusso sfrenato a cinque stelle, non c'è che dire, certamente alla portata di una clientela interna e internazionale facoltosa o ricchissima. Non è da tutti, infatti, potersi permettere in un pacchetto di divertimento, lusso e gioco, un aperitivo sul ghiacciaio del Monte Bianco, trasportati da un elicottero.

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