Impresa & Territori Made InOtto mesi di passione per Pompei
Otto mesi di passione per Pompei
di Francesco Prisco | 24 marzo 2014

Otto mesi di passione. Da agosto 2013 a oggi Pompei, il sito archeologico meglio conosciuto e peggio conservato del mondo, ha vissuto una delle stagioni più complesse della sua storia recente, tra gli innumerevoli ostacoli riguardanti la riorganizzazione della gestione dell'area, crolli nelle domus, polemiche conseguenti e adesso anche furti di opere d'arte.
Data spartiacque è l'8 agosto, giorno in cui viene emanato il Dl «Valore Cultura» con il quale l'allora ministro dei Beni culturali Massimo Bray prova ad affrontare una per una le criticità degli scavi. C'è di nuovo la separazione della soprintendenza vesuviana da quella di Napoli (com'era prima del 2008), c'è l'istituzione di un direttore generale di progetto con poteri straordinari e ampio staff per velocizzare il Grande progetto Pompei. In quella stessa data si stacca un pezzo d'intonaco affrescato dalla Scuola nel Vicolo della Scuola: è il quarto dei nove crolli registrati nel 2013, metafora perfetta di quanto le misure di Roma siano spesso e volentieri distanti dai reali problemi del sito. A oggi i crolli registrati negli ultimi cinque anni sono addirittura 30 e quella che nel frattempo è diventata la Legge «Valore Cultura» (la 112/2013) sta trovando soltanto parziale applicazione ai piedi del Vesuvio, nonostante in via del Collegio Romano, da meno di un mese, ci sia il nuovo ministro Dario Franceschini.
Il Grande progetto da complessivi 105 milioni cofinanziato dall'Unione europea, malgrado sia stato lanciato nel 2012, prosegue a rilento. Finora c'è un solo cantiere chiuso: la casa del Criptoportico, consegnata il mese scorso. Cinque i cantieri attivi per un importo complessivo di oltre 8,4 milioni. Per sette bandi le gare sono concluse e si attende l'aggiudicazione (investimento di 20,2 milioni). Procedura concorsuale in atto per il restauro della Regio VII, insula 5 (740mila euro). Risulta poi che, dall'estate scorsa, ci siano dieci bandi giacenti. Solite dinamiche: fino alla stesura degli avvisi di gara si procede spediti. I problemi arrivano quando parte la macchina della burocrazia. Sommando tutti e 14 i capitoli finora toccati, si superano di poco i 30 milioni. Come sarà possibile spendere l'intera dote di 105 milioni entro il termine di giugno del 2015? In compenso si litiga su tutto: per la nomina del dg Giovanni Nistri c'è voluto un braccio di ferro di sei mesi, su quella del soprintendente Massimo Osanna - un esterno preferito a candidature interne al Mibact – si contano una serie di ricorsi alla Corte dei Conti. Da poco pubblicato il bando per l'individuazione della task force che dovrebbe velocizzare la spesa.
Intanto è esploso il nuovo fenomeno dei furti di opere d'arte: portato via dalla Casa di Nettuno, qualche settimana fa, un frammento dell'affresco di Artemide e Apollo. Ennesima emergenza cui il Mibact conta di rispondere attraverso il reclutamento di 30 nuovi addetti all'accoglienza e alla guardiania, mediante la società in house Ales, più una serie di convenzioni con istituti di vigilanza. Basterà? Come sempre, quando si parla di Pompei, i punti di domanda sopravanzano nel numero le risposte concrete.