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Questo articolo è stato pubblicato il 12 luglio 2014 alle ore 15:34.

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Settimane decisive per due grandi progetti legati all'energia che riguardano la Puglia. Il gasdotto Tap nel Salento (costa adriatica) e la base logistica di "Tempa Rossa" (giacimento di greggio della Basilicata) a Taranto, nell'area portuale della raffineria Eni. Investimenti importanti - il più rilevante è Tap, sigla di Trans Adriatic Pipeline, per 40 miliardi di euro - che però trovano l'opposizione delle comunità locali e anche delle istituzioni. Il tracciato del gasdotto che si vuole far arrivare in Puglia, all'altezza di San Foca, località della Marina di Melendugno, dal lontano Azerbajian dopo aver attraversato Grecia e Albania, ha ricevuto a gennaio il no del comitato tecnico della Regione Puglia.

Quest'ultimo ha giudicato carente la documentazione presentata dalla società, a cui è stato anche contestato il fatto di non aver adeguatamente spiegato perché pur avendo individuato siti alternativi a San Foca, sempre lungo la costa adriatica, li ha poi difatto esclusi. Il verdetto della Regione Puglia è solo consultivo. Adesso il dossier Tap è all'esame della commissione nazionale Via (Valutazione di impatto ambientale), la quale, in aprile, ha chiesto alla società ulteriori approfondimenti tecnici e progettuali. Sono stati trasmessi e il parere della commissione è atteso prossimamente.

Tap: possibili altri approdi ma San Foca resta il migliore
Malgrado le opposizioni e le proteste si siano tutt'altro che placate, l'ad di Tap, Giampaolo Russo, si mostra fiducioso. Non esclude che il gasdotto possa approdare in un sito diverso ma conferma che l'approdo a San Foca, per una serie di ragioni, rimane il migliore. Nel frattempo, la società cerca di spiegare i vantaggi dell'investimento e le sue ricadute economiche, aprendosi anche al territorio. Con due cooperative di pescatori della zona per un totale di 177 addetti coinvolti, Tap ha infatti siglato un accordo che prevede un risarcimento complessivo di 70mila euro per la mancata attività nelle zone di mare che, nei mesi scorsi, sono state limitate o interdette alla pesca in quanto erano in corso i rilievi tecnici della società. E il presidente del Consiglio regionale della Puglia, Onofrio Introna, invita i sindaci della zona e in particolare quello di Melendugno, Marco Potì, a non chiudersi nel no, sottolineando l'importanza del progetto e il fatto che "governo del territorio è soprattutto capacità di trovare soluzioni".

E domani in Italia arriva il premier dell'Azerbajian
Il gasdotto Tap, ritenuto progetto strategico dall'Unione europea e oggetto di trattati internazionali approvati dal Parlamento, è anche nell'agenda del premier dell'Azerbajian, Ilham Aliyev, che da domani al 15 sarà a Roma e incontrerà i presidenti della Repubblica, Giorgio Napolitano, del Senato, Pietro Grasso, e del Consiglio, Matteo Renzi. Prevista la firma di accordi tra i due Paesi. L'Italia rappresenta il maggior partner commerciale dell'Azerbajian con un volume di scambio bilaterale di oltre 7 miliardi di euro. L'Azerbajian fornisce già greggio all'Italia e col gasdotto Tap assicurerà anche gas, cosa che renderà la capitale Baku uno dei principali fornitori.

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