Storia dell'articolo
Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 04 settembre 2014 alle ore 09:35.
L'ultima modifica è del 04 settembre 2014 alle ore 09:39.

My24
(Ansa)(Ansa)

GENOVA - Registra un ritardo l'inizio dei lavori di "alleggerimento" del relitto di Costa Concordia. Lavori che, con l'eliminazione di suppellettili, arredi, banconi di servizio, e così via, dovranno portare il pescaggio medio della nave dagli attuali 18,5 metri a 15,5, in modo da consentirne lo spostamento dall'area di Prà-Voltri a quella di Levante del porto di Genova (nella zona dei bacini di carenaggio). Le opere in questione non sono ancora partite e probabilmente non saranno avviate prima della fine di settembre (ma si potrebbe arrivare anche a metà ottobre), per terminare a fine gennaio 2015, anziché a dicembre come inizialmente previsto.

A rallentare le operazioni hanno contribuito, da un lato, le ricerche (per ora purtroppo infruttuose) del corpo di Russel Rebello, l'unica vittima ancora dispersa tra i 32 morti causati dal naufragio della nave di fronte all'isola del Giglio e, dall'altro, il percorso amministrativo in atto per passare dalla fase di emergenza gestita dalla protezione civile, con commissario delegato Franco Gabrielli, a una gestione ordinaria dello smantellamento del relitto.
Non solo. A complicare la situazione, rendendo più lunghi i lavori propedeutici alla fase di alleggerimento, hanno contribuito anche le due trombe d'aria che hanno colpito Genova il 19 agosto. Entrambe hanno raggiunto il relitto (una a poppa e l'altra a prua) sottoponendolo a venti da 50 nodi che hanno portato alla massima tensione i cavi di ormeggio della nave, destando preoccupazioni tra i tecnici del consorzio proposto allo smantellamento della nave e composto da San Giorgio del Porto e Saipem. Gli esperti, inoltre, si sono accorti che i cassoni posti sulla fiancata lato mare della nave, ai quali si dovrebbero agganciare i rimorchiatori in caso emergenza, presentano qualche fragilità. Per evitare qualsiasi problema con l'avvicinarsi dell'inverno, quindi, il consorzio ha deciso di aggiungere quattro nuove bitte (di tipo tradizionale) alle 13 bitte (a doppio fusto) precedentemente collocate sulla diga foranea di Prà alla quale la nave è assicurata. A tutte le bitte verranno quindi assicurate (i lavori sono già iniziati) alcune catene che si aggiungeranno ai cavi che già bloccano la nave. Un accorgimento che consentirà di fare a meno del tutto dei rimorchiatori.

Per quanto riguarda la parte amministrativa, invece, il 15 settembre scade l'ordinanza che individuava nel capo della protezione civile, Gabrielli, il commissario per Concordia. La legge 100/2012 prevede una nuova ordinanza di transizione, della presidenza del Consiglio, per arrivare dalla fase di emergenza a quella di ordinaria gestione del relitto.
Un provvedimento che dovrebbe individuare anche l'ente (Regione Liguria, Autorità portuale o Capitaneria) responsabile del relitto dal 16 settembre in poi. Il documento dovrebbe essere messo a punto nell'arco di pochi giorni. Intanto a bordo della nave, oltre a un presidio medico collegato col 118, ci sono due team operativi composti da squadre di tre persone ciascuna su tre turni (quindi 18 persone in tutto) che si alternano 24 ore su 24. Il primo si compone di una sorta di equipaggio (con comandante, vice e nostromo, agli ordini del consorzio), il secondo da un gruppo di tecnici (ingegneri belgi) che già monitoravano la nave al Giglio.

Commenta la notizia

Ultimi di sezione

Shopping24

Dai nostri archivi