House Ad
House Ad
 

Trovare lavoro all'estero? Dalla Cina all'Inghilterra, cinque consigli per cinque paesi

Cina, Stati Uniti, Germania, Regno Unito, Australia. Sono alcuni tra i paesi che attirano di più i talenti italiani a caccia di un lavoro. Ma conviene sempre? Se sì, come?

2. Trovare lavoro all'estero / Stati Uniti

My24

Nuova e nuovissima frontiera. Con i suoi quasi 250mila nuovi occupati a settembre, gli Stati Uniti restano una potenza sul dato più sensibile per gli under 30: il lavoro. Il “sogno americano” ha le sue crepe, ma è fuori dubbio che il fermento imprenditoriale di New York e California resti tra i poli più attrattivi per i talenti internazionali. Ma un conto sono le esperienze di breve termine, un conto i contratti di media durata che permettano di stabilizzarsi e vivere “davvero” in America.
Il settore con più richiesta? Il tech, come testimonia sia la buona presenza di italiani nella fucina della Silicon Valley sia l'exploit di start up con passaporto italiano e finanziatori statunitensi . Senza trascurare food, finanza, costruzioni, agricoltura. Il consiglio è di individuare con largo anticipo le proprie occasioni, sfogliando magari social network professionali come Linkedin, siti specializzati per la ricerca di impiego o la sezione “career” delle aziende che possono fare a caso vostro.
Occhio al curriculum e al colloquio: il primo deve essere asciutto, diretto e schematico; il secondo va preparato al dettaglio, magari con il sostegno di un consulente o di un collega che vi ha preceduto. Gli altri nodi sono permesso di soggiorno e prezzi. Per la periodi superiori ai 90 giorni bisogna richiedere e ottenere una “Visa”, il visto lavorativo. Quanto ai costi, è bene calcolare con cura la spesa: gli affitti variano nelle ordine delle centinaia di dollari, dai picchi di New York (fino a 1.200 dollari per una stanza) a cifre più contenute.

Commenta la notizia

Ultimi di sezione

Shopping24

Dai nostri archivi

Da non perdere