Storia dell'articolo
Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 25 novembre 2014 alle ore 18:35.
L'ultima modifica è del 25 novembre 2014 alle ore 18:46.

My24

I sindacati agricoli scenderanno in piazza sabato 29 novembre a Roma per protestare contro la politica del lavoro messa in atto dal Governo con il Jobs Act. Secondo quanto hanno sostenuto oggi, alla presentazione della mobilitazione, Stefano Mantegazza, segretario generale della Uila-Uil, e Stefania Crogi, segretario generale della Flai Cgil (la Fai Cisl non aderisce) l'esecutivo non solo non avrebbe messo in campo interventi per stroncare la piaga del lavoro nero nei campi, ma con la deregulation dei voucher (i buoni con i quali viene remunerata l'occupazione occasionale) si arriverebbe alla completa destrutturazione dei contratti in agricoltura. Aumentando il precariato in un settore dove è già una “storica” costante.

La battaglia contro i voucher
La battaglia contro i voucher, introdotti dall'ex ministro del Lavoro Cesare Damiano in un formula soft ( solo per pensionati e giovani studenti) e con paletti rigidi (non più di 5mila euro di salario annuo per ogni lavoratore remunerato con i ticket comprensivi di copertura Inps e Inail). non è nuova. Quando il ministro del Lavoro del governo Monti, Elsa Fornero, aveva tentato una maggiore apertura ci fu la rivolta e così si tornò alle vecchie modalità con una liberalizzazione totale solo per le aziende agricole con giro d'affari inferiore ai 7mila euro, quelle che non sono tenute all'iscrizione al registro delle imprese e sono esenti Iva.
Ora però, anche se il testo presenta ancora «nebulosità» per Uila e Flai ( perchè - hanno detto Mantegazza e Crogi- non è stato visionato) conterrebbe un'applicazione dei voucher in agricoltura generalizzata come per gli altri settori. Da qui la protesta. Ma non sono solo i voucher sul banco degli imputati.

Crogi e Mantegazza: dal Governo nessun interventi contro il sommerso
«In piazza scendiamo – hanno spiegato Mantegazza e Crogi – per dire con chiarezza sette no:«alla modifica dell'articolo 18 per i nuovi assunti con contratto a tutele crescenti; all'estensione generalizzata dei voucher; alla modifica del sistema di tutele assistenziali in agricoltura, al demansionamento per legge, a una riforma della cassa integrazione ordinaria, straordinaria e in deroga che ne riduca risorse e perimetro di intervento, al salario minimo per legge, al taglio dei patronati». Nonostante le tante parole, hanno ribadito Crogi e Mantegazza, «sulla trasparenza, sulla legalità e sul rispetto dei diritti e della persona, lo sfruttamento e il caporalato rimangono una delle piaghe principali che affliggono il mercato del lavoro agricolo». E i numeri recentemente resi noti da uno studio dell'Eurispes lo confermano: un valore del sommerso pari al 32% nei primi mesi 2014 ein costante crescita. La Flai ha voluto anche ricordato, nella giornata contro la violenza sulle donne i soprusi e gli sfruttamenti riservati alle lavoratrici nei campi. Crogi ha fatto riferimento alla vicenda del ragusano «dei cosiddetti festini agricolì con uno strettissimo nesso tra lavoro servile e sfruttato, che non consente alla donna di essere libera ed è anche ricatto sessuale e quindi di violenza».

Commenta la notizia

Ultimi di sezione

Shopping24

Dai nostri archivi