Impresa & Territori IndustriaGli svizzeri sempre più benchmark del lusso
Gli svizzeri sempre più benchmark del lusso
di Paola Bottelli | 2 dicembre 2014
La manifattura è un valore talmente tangibile che l'industria elvetica degli orologi sta procedendo a tappe forzate verso un irrigidimento delle norme per l'ottenimento del "visto" di Swiss made. Quelle due parole incise sugli orologi dei più prestigiosi marchi sono così preziose che per fregiarsene, dai primi del 2016, le manifatture dovranno dimostrare di avere prodotto sul territorio almeno l'80% degli orologi meccanici (e il 60% di quelli al quarzo). Non solo: nella nuova normativa saranno inseriti criteri in base ai quali, nel calcolo del valore svizzero del prodotto finale, potranno essere inseriti i costi di ricerca e sviluppo oltre che di certificazione.
Ancora una volta, mentre tutto il mondo si interroga sul reshoring e sullo sviluppo della manifattura, l'industria svizzera degli orologi si trasforma in benchmark: il patrimonio di know-how e la qualità sono in questo settore parametri imprescindibili, che sconfinano quasi sempre nell'eccellenza.
Proprio il mantenimento e, ove possibile, l'innalzamento di questi standard si rivelano uno dei punti di forza dell'economia del Paese. E il dato sul prezzo medio all'esportazione degli orologi in partenza dalla Confederazione lo testimonia: è balzato nel 2013 a 791 dollari, secondo gli analisti di Vontobel, dai 739 dell'anno precedente. La corsa del prezzo medio è quasi ininterrotta, essendosi bloccata soltanto nell'annus horribilis 2009, quello successivo al drammatico crack della Lehman Brothers. Nel dettaglio, il prezzo medio era di 410 dollari nel 2006, di 517 nel 2007, di 583 nel 2008. Dopo una flessione a 528 dollari nel 2009, appunto, si è assistito al rimbalzo a 558 dollari nel 2010 e a 688 l'anno successivo. Ancora più lampante è il confronto con gli orologi di due colossi manifatturieri che non è possibile definire competitor della Svizzera: il prezzo medio dei pezzi prodotti a Hong Kong ed esportati dalla ex colonia britannica verso i mercati mondiali era, sempre nel 2013, di 21 dollari; quello degli orologi realizzati in Cina e da lì esportati di soli 3 dollari. Benchmark forever.