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Questo articolo è stato pubblicato il 29 luglio 2015 alle ore 06:37.

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Come sono stati raggiunti questi risultati?

Grazie alla regìa dei ministeri degli Esteri e dello Sviluppo economico è stato attuato un ottimo gioco di squadra che per me sarà un importante lascito dell’Expo. E di questo voglio dare atto alla Farnesina, al segretario generale Michele Vallensise e all’intero Corpo diplomatico che proprio domani (oggi per chi legge, ndr) ospiteremo a Palazzo Italia in occasione dell’ultima giornata della “XI Conferenza degli Ambasciatori Italiani nel mondo”. Padiglione Italia, ad esempio, ha messo a punto un programma operativo con Ice e Conferenza delle Regioni ed Ebm che sta consentendo di ospitare sui territori italiani delegazioni di imprese straniere che hanno prima fatto dei B2B in Expo. Ma tutti gli attori sono stati coinvolti nella cabina di regia, da Confindustria alla Promos di Camera di commercio, dalle associazioni territoriali d’impresa a Federalimentare e all’Ice. Un grandissimo successo hanno avuto anche i Business Forum internazionali organizzati con il contributo di tutti. Pensate che persino tre Paesi che non partecipano a Expo 2015, Nigeria, Ucraina e Macedonia, ci hanno chiesto di organizzarne uno nelle prossime settimane. È la conferma che quando noi italiani facciamo squadra siamo imbattibili!

Come sta andando Padiglione Italia, di cui lei è commissario?

Posso dire che il nostro Padiglione è visitatissimo. Il Palazzo, con le sue forme architettoniche, sta affascinando tutti: il progetto dello studio Nemesi and Partners, ispirato a una “foresta urbana”, è un’opera d’arte in sé celebrata dagli architetti di tutto il mondo. E vedo che i visitatori rimangono colpiti. Ricordo che per la prima volta nella storia delle esposizioni universali il Paese ospitante non è rappresentato soltanto da un unico edificio ma copre un’intera area che si estende lungo i 350 metri del Cardo e che rappresenta un quinto dell’intero sito espositivo.

Anche in questo caso, ci sono dei numeri?

La Mostra delle Identità Italiane di Palazzo Italia, curata da Marco Balich, ha avuto un successo strepitoso: a oggi è stata visitata da oltre 700mila persone. Un’altra grande attrazione è l’Albero della Vita, realizzato grazie a Orgoglio Brescia, Coldiretti e Pirelli, che con i suoi 11 spettacoli giornalieri è diventato il simbolo di Expo e ha richiamato a Padiglione Italia milioni di visitatori: lo show serale di suoni e luci attrae ogni notte migliaia di persone, che si affollano soprattutto nei week-end sugli spalti di Lake Arena, nell’area intorno al lago e lungo il Cardo fino a Piazza Italia.

In che modo si può misurare il successo di Padiglione Italia?

Le attrazioni di Padiglione Italia sul Cardo sono apprezzatissime dai visitatori. Centinaia di migliaia hanno visitato, ad esempio, lo spazio del vino, di fronte a Palazzo Italia, così come lo spazio a rotazione delle regioni che sta portando un flusso continuo di ospiti da tutti i nostri territori. Molto visitati anche gli spazi di Coldiretti, che illustra il ruolo del paesaggio collettivo e il prodotto agricolo italiano dal campo alla tavola, e la mostra di Confindustria, “Fab food. La fabbrica del gusto italiano”. Un altro spazio molto visitato è quello dedicato al progetto internazionale Women for Expo. Senza dimenticare le migliaia di visitatori che quotidianamente apprezzano gli spazi dedicati alle tipicità gastronomiche italiane: il caffè, l’olio, l’acqua, la birra, la pasta e la pizza. Complessivamente il Padiglione Italia è senz’altro il più visitato dell’intera Expo.

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