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Riccardo Monti nuovo presidente di Grandi Stazioni

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cooptato il numero uno dell’ice

Riccardo Monti nuovo presidente di Grandi Stazioni

(Imagoeconomica)
(Imagoeconomica)

Riccardo Monti è il nuovo presidente di Grandi Stazioni. Il cda della società partecipata da Ferrovie e da Eurostazioni e guidata da Paolo Gallo, ha cooptato e designato ieri l’attuale numero uno dell’Ice (Istituto per il commercio estero). L’expertise internazionale di Monti rappresenterà quindi una ulteriore spinta per la crescita dell’azienda al centro, come noto, di un processo di vendita degli asset retail. Nella stesse seduta, il consiglio ha poi deciso di cooptare come amministratore Federica Serra che andrà ad affiancare gli altri consiglieri: oltre a Gallo e alla new entry Monti, siedono nel cda Monica Cacciapuoti, Massimiliano Capece Minutolo Del Sasso, Fabio Corsico, Vittorio de Silvio, Maria Rosaria Gradilone e Francesco Rossi. Mentre il collegio sindacale è composto da Giuseppe Spinelli, Claudio Bianchi e Monica Petrella.

La società si prepara quindi, come detto, al rush finale sulla vendita del retail che vede ancora in corsa quattro contendenti. Ma intanto Grandi Stazioni vuole spingere sul pedale dell’acceleratore del consolidamento oltreconfine e punta all’India.

“L’expertise internazionale di Monti garantirà una spinta al consolidamento della società oltre confine. Primo obiettivo il mercato indiano”

 

Lì, infatti, nei giorni scorsi, è arrivata una delegazione dell’azienda, nell’ambito della strategia di crescita voluta dall’ad Gallo, che ha incontrato i vertici di Tata Engineering, desiderosi di replicare il modello vincente di Gs di gestione di un network di scali ferroviari. Nel mirino del gruppo indiano ci sarebbero sei stazioni, tutte ubicate a Mumbai (Churchgate, Mumbai Central, Grant Road, Surat, Cstm e Thane), il cui sviluppo potrebbe beneficiare di una fetta consistente degli 1,5 miliardi di dollari di investimenti approvati di recente dal governo e destinati a progetti ferroviari. L’asse tra Gs e Tata Engineering potrebbe riguardare anche grandi aree limitrofe alle stazioni dove il gruppo indiano è interessato a sviluppare importanti progetti di valorizzazione immobiliare.

(Ce.Do.)

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