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Il contratto di apprendistato torna a piacere alle aziende italiane

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Il contratto di apprendistato torna a piacere alle aziende italiane

Il contratto di apprendistato torna a piacere alle aziende. Il dimezzamento degli incentivi che ha frenato il ricorso al contratto a tempo indeterminato (-10,5% nei primi sei mesi del 2015) ha fatto rinascere l'interesse per questa tipologia. Dicono anche questo i dati Inps diffusi (e molto discussi) alla fine di agosto: negli ultimi sei mesi si riscontra un aumento totale del 14,4% rispetto all'anno precedente, pari a 14.291 assunzioni di apprendisti in più.

Il recupero non ci riporta ancora ai numeri del 2014, quando i nuovi ingressi al lavoro tramite apprendistato erano 10mila in più di oggi, ma sicuramente qualcosa si muove. L'aumento risulta generalizzato in tutti i settori, segno del fatto che a generarlo è principalmente il ritorno nell'anno in corso di un vantaggio economico che ne incentiva la scelta, anche se è stato soprattutto il terziario ad averne approfittato.

Un segnale positivo arriva anche dai dati sulla stabilizzazione dei rapporti di apprendistato alla scadenza del periodo formativo, che hanno registrato un aumento del 6,9%, pari a 2.861 apprendisti in più che oggi godono di un contratto a tempo indeterminato.

(R.San.)

L'analisi nell'articolo a cura di Monica Zanotto, ricercatrice Adapt, sul canale lavoro Job24: Lavoro futuro presente - Meno incentivi alle assunzioni a tempo indeterminato, è «revival» per l'apprendistato. Soprattutto nel terziario

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