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Lavoro e vita privata funzionano meglio se restano separati

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Lavoro e vita privata funzionano meglio se restano separati

Non mescolare il lavoro con la tua vita privata, ma costruisci e difendi il worklife balance e separa gli spazi fisici dedicati all’uno e all’altra. Impara a dire di no: impedisci alla famiglia e agli amici di interferire durante l’orario lavorativo. Costruisci un ambiente di lavoro piacevole ed ergonomico e mantienilo sempre ordinato e tecnologicamente adeguato. Crea dei rituali legati al lavoro. Impara la gestione del tempo, adottando «to do list». Ma soprattutto coltiva e accresci la tua competenza e non sottovalutare mai l’arte di saper vendere quello che fai.

Un “manifesto” del libero professionista , che comprende strumenti e consigli anche molto pratici ed elementari per vivere al meglio la vita da freelance. Lo ha stilato, in 15 punti, Roberto D’Incau, head hunter e coach nonché autore di saggi su felicità e lavoro; il più recente è «Il Lato Bimbo. Come ritrovare l’entusiasmo nella vita e nel lavoro», uscito per Franco Angeli. «E una delle chiavi della felicità sul lavoro è proprio l’equilibrio tra impegno e vita privata - spiega Roberto D’Incau -. Scegliere la strada del professionista permette di superare la rigidità della vita di ufficio, ma ci sono delle regole da seguire. Altrimenti il rischio di burn out, e di insuccesso, è in agguato».

(R.San.)

Organizzazione - Lavorare da libero professionista e vivere felice - Roberto D'Incau, Lang & Partners - head hunter e coach

Guarda l’intervista video con Roberto D’Incau sul canale Job24

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