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Competenze hi-tech: ecco i profili più richiesti dalle aziende per il 2017

Ingegneria, economia, statistica e comunicazione sono le aree di formazione alle quali guardano maggiormente le aziende protagoniste della rivoluzione digitale. I dati dell’ultima rilevazione Excelsior curata da Unioncamere in collaborazione col Ministero del Lavoro ci dicono anche che il mondo dell'Information e communications technology è uno dei più frizzanti dal punto di vista occupazionale, tendenza confermata da una propensione ad assumere superiore alla media da parte delle imprese che credono nei benefici legati all'innovazione digitale.

Fra i profili più richiesti nel 2016 spiccano al primo posto analisti e progettisti di software, con oltre 9.300 assunzioni previste su base annua, quasi il doppio rispetto a quattro anni fa. Tra le 20 professioni “high skill” (e cioè posizioni di livello dirigenziale, specialistiche e tecniche) che presentano i più elevati tassi di crescita rispetto allo scorso anno le figure digitali la fanno da padrone. La domanda di gestori di reti e di sistemi telematici è in aumento dell'82%, quella per progettisti e amministratori di sistemi del 42% e praticamente sugli stessi livelli (in aumento del 41%) viaggiano i tecnici Web. Numeri che confermano una tendenza ormai ampiamente dibattuta e condivisa. Il digitale, in tutte le sue sfumature, è un ambiente fertile per chi si deve formare e lanciare sul mercato del lavoro, approfittando di una domanda in costante e ulteriore sviluppo di figure e di team capaci di comprendere ed utilizzare al meglio la tecnologia.

Se passiamo in rassegna le professioni digitali più richieste per il 2017, così come le ha catalogate l'Osservatorio redatto da Antal Italy (multinazionale attiva nel campo della ricerca e selezione di personale), in cima alla lista delle preferenze vi sono i multichannel architect, i professionisti dei Big Data e quelli dell'It security. I primi, in particolare, sono figure che si occupano di disegnare l'architettura degli applicativi aziendali, definendo i processi e le integrazioni tra i sistemi legacy, front-end e app, e che devono assicurare la conoscenza della tecnologia Java e dei linguaggi iOs e Android.

Se nel 2015 tali profili hanno registrato un incremento di richieste del 24%, nel biennio 2016-2017 si arriverà a una crescita del 27%. Per contro, stando all'Osservatorio, il 25% delle posizioni aperte per questo ruolo non viene coperta oggi per mancanza di candidati con competenze idonee. Interessante anche la dinamica che riguarda gli specialisti in materia di cybersecurity, in relazione al crescente utilizzo di dati sensibili e le conseguenti problematiche inerenti la privacy, la proprietà delle informazioni personali e la vulnerabilità dei sistemi informatici che le conservano. Le assunzioni per questi profili sono date in crescita di oltre il 35% dal 2015 al 2016 e destinate a salire ancora del 21% nel 2017.

Quanto al livello delle retribuzioni, per i multichannel architect si parte da uno stipendio annuo lordo di 35mila euro per le figure junior per arrivare alla soglia dei 70mila per quelle con una seniority decennale. Per i professionisti dei Big Data la retribuzione oscilla invece fra i 27mila e i 40mila euro per un ruolo di sviluppatore, dai 38mila ai 60mila per quello di architetto applicativo o data scientist e varia dai 60mila ai 120mila per un ruolo di responsabilità. Gli specialisti di sicurezza It, infine, possono ambire dai 26mila ai 32mila euro lordi all'anno se profili junior, salire rispettivamente fino a 45mila e 65mila euro se forti di un'esperienza media e senior mentre per i ruoli manageriali si va dagli 80mila ai 120mila euro.

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