Sul canale lavoro Job24 continua la serie delle «Pillole di Carriera » dedicate al curriculum vitae “rivisitato” un chiave attuale. Questa volta l’esperto di orientamento e Hr Lorenzo Cavalieri affronta il tema delle informazioni personali. Poiché la stesura del cv richiede necessariamente una selezione di contenuti che ha lo scopo di soddisfare le esigenze di chi legge, andranno indicate innanzitutto le informazioni essenziali per essere contattati, effettuando, anche un questo caso, una scelta.
Il suggerimento di Lorenzo Cavalieri è quindi di inserire un unico indirizzo. Solo chi abita lontano dalla sede dell’azienda per cui si candida potrà eventualmente metterne due. Aggiungerà, se può farlo, il domicilio di un amico che risiede più vicino: questo perché, ammette Cavalieri, spesso i profili “percepiti” come troppo lontani vengono scartati dai sezionatori, che non li tengono in considerazione come candidature su cui contare proprio per il «fattore distanza».
Sarà uno solo anche il recapito telefonico, come pure l’indirizzo di posta elettronica, che deve essere quello personale e non deve contenere, come capita, nomignoli o parole buffe e quindi poco professionali. Infine, nel cv contemporaneo diventa utile anche un riferimento all’identità digitale. Meglio di tutte il profilo LinkedIn, che può contenere elementi interessanti per chi leggerà il curriculum. L’età del candidato è un tema delicato. Quindi l’esperto lascia per la chiusura una provocazione: perché non cominciamo anche qui in Italia a omettere la data di nascita, che in alcuni Paesi europei come anche negli USA è considerato un dato discriminatorio?
Per saperne di più, guardate il video: Pillole di carriera - Il curriculum vitae rivisitato (5): data di nascita sì o no nelle informazioni personali? - Lorenzo Cavalieri, consulente Hr
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