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Han Seong-sook, la prima donna a capo di un colosso hi-tech coreano

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appunti da tokyo

Han Seong-sook, la prima donna a capo di un colosso hi-tech coreano

Han Seong-sook
Han Seong-sook

Ci sono manager che conoscono a malapena una decina di collaboratori e ignorano completamente il resto del personale. Forse è una leggenda, ma dicono di lei che conosca per nome tutti i 2.400 dipendenti: ex giornalista, è diventata una top manager da copertina, almeno da qualche giorno in quanto prima donna a guidare un colosso tecnologico coreano. La cinquantenne Han Seong-sook ha assunto la carica di chief executive della principale società hi-tech della Corea del Sud (la Naver, il sesto gruppo del Paese per capitalizzazione) al posto di Kim San-hun che dopo otto anni si confina in un ruolo di consulenza.

La sua promozione in cima al principale portale Web coreano coincide anche con un passo indietro del fondatore Lee Hae-jin, che lascia la presidenza per occuparsi da semplice membro del board di trovare nuovi mercato all’estero, specialmente in Europa e in America. Han, oltretutto, non ha una formazione ingegneristica (altra novità al vertice): ha iniziato come giornalista specializzata in tematiche tecnologiche, prima di fondare una società di «search database» per approdare a Naver una decina di anni fa. Si è autodefinita “workaholic” (lavoratrice compulsiva), non è sposata e non ha figli. Negli ultimi tre anni aveva guidato l’avvio di una svolta strategica in azienda verso le piattaforme mobili, e rafforzato le collaborazioni con creativi e start-up.

Ora l’attende la sfida più grande: pilotare il gruppo – che ha registrato l’anno scorso ricavi per circa 3,6 miliardi di dollari, +23% - sia verso una forte espansione internazionale (a fronte di una certa saturazione del mercato interno) sia in direzione dello sviluppo di tecnologie sempre più avanzate, specie in direzione dell’intelligenza artificiale (in cui investirà mezzo miliardo di dollari in cinque anni).

Agli italiani la “risposta” coreana a Google probabilmente non dice ancora molto: è più nota la sua controllata giapponese Line Corp (quotata dall’anno scorso): un servizio di messaggistica che si sta espandendo rapidamente verso una vasta gamma di servizi. Un successo internazionale è stata anche la più recente Snow (una social app alternativa a Snapchat). Se le strategie di Han avranno successo, in futuro Naver sarà molto piu' nota nel mondo. E anche dalle nostre parti, forse, Han sarà conosciuta per nome.

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