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Un’estate al corso: come i “summer camp” hanno ucciso la…

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Un’estate al corso: come i “summer camp” hanno ucciso la noia delle vacanze

Un’immagine dal film “Moonrise Kingdom” di Wes Anderson (2012)
Un’immagine dal film “Moonrise Kingdom” di Wes Anderson (2012)

In questa nostalgica estate 2018 i profili social dei genitori quarantenni si popolano di post di gruppi come “Viva gli anni 80”, dove si ricordano con tenerezza le lunghe, pigre, vuote estati dell’infanzia. Sembra che tutti convengano sulla favolosità di un mondo senza tablet, videogiochi e web tv e sul fatto che quelle «ore vuote come uova di cioccolata» predette da Claudio Baglioni al figlio neonato in “Avrai” (canzone del 1982) fossero sempre piene di promesse e non di banale noia. Quando però si esce dal flusso nostalgico alzando gli occhi da quei post e dallo smartphone, e ci si ritrova accanto figli annoiati che vogliono in prestito quello stesso smartphone, ci si chiede se quel prezioso “diritto alla noia” teorizzato da alcuni psicologi dell’infanzia abbia ancora possibilità di esistere. I bambini di 5-11 anni non conoscono ancora il piacere dell’otium degli antichi romani, quelle ore passate a lasciare la mente senza incombenze e libera di creare. Lo apprezzeranno, crescendo, ma intanto per i loro genitori nostalgici e impegnati con il lavoro è una sfida quotidiana riempire quei vuoti. Ecco spiegato il pullulare di proposte in tutta Italia, dal corso per cucinare polpette agli itinerari per i musei della città, passando per campi avventura a contatto con i lupi.

Sul palco fra teatro e musica
Mentre anche l’opera e i concerti vanno in villeggiatura, trasferendosi all’aperto in location come le Terme di Caracalla a Roma, i teatri non chiudono: anzi, restano aperti per accogliere i piccoli, magari per la prima volta, dietro le quinte. Il Teatro San Carlo di Napoli (fino al 27 luglio) e l’Accademia alla Scala di Milano (dal 27 al 31 agosto) organizzano settimane per introdurre i bambini a musica, danza e recitazione, ma anche alla creazione di costumi con gli scarti della sartoria teatrale. A Roma le lezioni di recitazione dello storico Teatro Verde si tengono nel verde di Villa Pamphilj, con tanto di pranzo bio.

Se per tutto l’inverno la casa è stata invasa da esercitazioni musicali, perché non farle proseguire in summer edition sulle belle colline di Narni? Il Narnia Festival offre una junior masterclass (dove si prova insieme per due ore al giorno) con concerto finale del “Barbiere di Siviglia” di Rossini (23-29 luglio).

Pionieri del “bello e ben fatto”
Per condurre i piccoli sul promettente sentiero professionale del “bello e ben fatto” made in Italy (si stima che crescerà del 75% nei prossimi sei anni), ecco adeguati corsi di cucina e moda. A Milano, Eataly propone (anche nella cruciale metà di agosto) settimane o singole giornate per imparare a cucinare divertendosi e senza far disperare chi poi deve pulire: si inizia il lunedì con il ripieno dei ravioli per arrivare al gran finale di venerdì con i tartufini di cioccolato. Alle Terme di Lurisia di Cuneo (frequentate anche da Marie Curie), ogni lunedì e sabato fino a fine agosto si impara a cucinare: il 13 agosto è in calendario un “polpetta party”. Per gli aspiranti sarti, un altro mestiere molto ricercato fra gli adulti, nell’Atelier Piccoli Stilisti di Roma anche d’estate (fino al 26 luglio e dal 27 agosto) si insegna taglio, cucito e modellismo per portare poi a casa il proprio abitino o borsettta.

Wild and free
Capitolo dedicato ai bambini urbani a cui il pediatra ha imposto di fare il pieno di vitamina D vera (non in gocce) e respirare aria finalmente priva di polveri sottili (da far calare finalmente sull’aerosol): le vacanze avventura organizzate dal Parco Nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano prevedono anche notti in tenda, ed entusiasmanti contatti con i lupi (in riserve apposite!) si hanno per tutto agosto al centro di educazione ambientale Grande Faggio di Pretoro, Chieti. Nel kit da portare per le settimane organizzate da Hs nel parco del Monte Subasio, Assisi, invece, vanno inseriti abiti che si possano sporcare seriamente. Lì si fa anche lo sciroppo con i fiori di sambuco che si raccolgono durante le passeggiate, chiacchierando in inglese. Se vostro figlio si lamenta per una vostra eccessiva presenza nella sua vita, proponetegli una settimana nel campo base di Piano Zucchi nel Parco delle Madonie, Palermo (fino a fine luglio): si può telefonare solo una volta al giorno, per favorire l’autonomia (anche dei genitori).

Immersioni culturali
La lentezza dell’estate si riflette anche sul nuovo ritmo delle passeggiate in città, fra luoghi finalmente da scoprire e non da attraversare nel traffico. Poco prima che riprenda la scuola, i musei civici di Firenze propongono due itinerari molto interessanti, uno alla scoperta della natura e dei profumi della città (si passa anche dalla storica Officina Profumo Farmaceutica di Santa Maria Novella e dall’Orto botanico), l’altro per immergersi nella storia della città a partire dai sotterranei romani di Palazzo Vecchio. A Venezia ci si ritrova nel giardino di Ca’ Rezzonico per partire ogni giorno alla scoperta di uno dei musei civici, mentre nel Museo Nazionale del Cinema nella Mole Antonelliana di Torino in quattro giorni si impara a girare un trailer.

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