«Ho visto una volontà autentica di non sottovalutare il sistema. I ministri Di Maio e Bonisoli, insieme al sottosegretario allo Sviluppo Economico Geraci, hanno ribadito il loro sostegno all’industria della moda, impegnandosi a lavorare in continuità con quanto fatto in passato sui temi della sostenibilità, della promozione del settore, attraverso la “narrazione” e i momenti fieristici, e della digitalizzazione, in una sinergia tra moda e cultura». È soddisfatto Carlo Capasa, presidente della Camera nazionale della moda italiana, di ritorno dal primo Tavolo della Moda organizzato dal governo gialloverde, tenutosi questa mattina al ministero dello Sviluppo Economico, a Roma.
Un incontro che definisce «positivo». «È stato più che altro un momento conoscitivo - spiega Capasa al Sole 24 Ore - che ha messo attorno al tavolo quasi tutti gli operatori del settore. Ci è stato detto che il governo considera la moda un settore strategico e che continuerà a premiare le industrie che fanno bene e funzionano. Ci è stato chiesto anche cosa vorremmo migliorare, in modo molto pragmatico».
Sebbene non si sia parlato di cifre, Capasa riferisce che il governo ha assicurato al settore un sostegno economico «non diverso da quello che abbiamo ricevuto in precedenza». La road map del Tavolo della Moda, istituito nel 2016 dall’allora sottosegretario allo sviluppo economico Carlo Calenda e in seguito coordinato da Ivan Scalfarotto prevede, nei prossimi mesi, «incontri tra il Mise e le singole associazioni di categoria - continua Capasa - per capirne meglio le esigenze e, poi, la ridefinizione delle commissioni che hanno lavorato e lavoreranno sui temi della sostenibilità, della digitalizzazione e della formazione dei nuovi talenti».
Anche Claudio Marenzi, presidente di Confindustria Moda, ha parlato di «collaborazione positiva con i ministri dell'Economia e della Cultura» e ha aggiunto: «Siamo lieti di poter dare continuità al percorso già avviato negli scorsi anni con le istituzioni e concorrere insieme al raggiungimento degli obiettivi di crescita del settore moda».
Marenzi ha ricordato che «l'industria del fashion, con un surplus sulla bilancia commerciale di 27,7 miliardi di euro e una crescita del fatturato a 94,8 miliardi (+3,9%) nel 2017, rappresenta la terza più grande industria del Paese ricoprendo un ruolo primario all'interno della bilancia commerciale italiana nonché un interlocutore chiave sui temi culturali che caratterizzano la tradizione manifatturiera del nostro Paese».
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