Il treno è una capsula, un altrove: in una carrozza il tempo si dilata, insegna la pazienza di aspettare l’arrivo, lo riempie con libri e messaggi non di lavoro a cui finalmente poter rispondere, anche di parole dette sottovoce per nond istrubare, suonerie (idealmente) abbassate. Molti amano viaggiare in treno proprio perché “si stacca”, è un muoversi rilassante e senza pensieri legati a manovre o parcheggi. Un viaggio che può dare quasi un senso di benessere.
Anche per questo Trenitalia ha deciso di dedicare il suo nuovo travel book proprio al “Wellness”: un libretto agile, con ingombro da tascabile, che arricchisce la collana di Trenitalia dedicata alle mete da raggiungere in treno e che segue i book dedicati ai siti Unesco, ai Grandi Giardini Italiani, Borghi, Mare, Neve&Parchi e che è stato presentato nel Museo del Terme di Diocleziano di Roma, luogo storico del benessere e peraltro a poca distanza dalla Stazione Termini.
Le mete termali coinvolte sono 21, in 11 regioni: per ognuna di esse si indica l’itinerario da fare a partire dalle stazioni principali, con la durata del viaggio, ma anche altre informazioni turistiche e qualche notizia storica, le festività locali alle quali magari associare il viaggio, le caratteristiche dell’acqua termale e i suoi usi ideali. Accanto a grandi nomi del turismo termale, da Montecatini a Salsomaggiore, ci sono strutture meno note come quelle di Popoli in Abruzzo e Terme Vigliatore in provincia di Messina. Tutte sono accomunate dalla loro prossimità a una stazione ferroviaria, dai 400 metri di distanza da Montegrotto Terme ai 750 di Porretta, sull’Appennino Bolognese, che si trova peraltro su una linea ferroviaria inaugurata da Vittorio Emanuele II nel 1863 fino ai 4 km di Viterbo.
“Stazioni” termali, appunto, che sono fiorite anche grazie ai treni, mezzi di trasporto prediletti nella Belle Epoque e nei quali l’Italia è stata all’avanguardia fin dall’inaugurazione, 180 anni fa, della prima linea Napoli-Portici. La guida racconta anche interessanti dettagli, per esempio che l’acqua di Cervia ha una concentrazione salina superiore a quella dell’acqua di mare e che contiene l’alga Dunaliella, dalle conclamate proprietà antiossidanti.
Oppure che le acque di Telese, in provincia di Benevento, apparvero a seguito di un terremoto nel 1349, e che in quelle di Merano si rive la tradizione del bagno di Sissi, l’imperatrice asburgica che vi arrivò per la prima nel 1870, con un trattamento a base di siero di latte biologico. Ancora, che le terme toscane di Venturina erano già frequentate dagli Etruschi e che in quelle di Tivoli, vicino Roma, si può provare il “massaggio romano” con peperoncino, sale e miele.
Con “Wellness” Trenitalia punta ancora una volta a proporsi anche come promotrice turistica dell’Italia, mettendo insieme degli elementi in veloce sivluppo: il turismo sostenbiie, che nel treno trova un mezzo d’elezione, il wellness tourism, la ricerca di mete alternative alle più classiche e battute, e non da ultimo anche un turismo a budget controllato. E tutto questo soprattutto oltre confine, un obiettivo supportato dai numeri: a fronte del +19% di biglietti venduti all’estero in tutto il 2018, per un totale di 8 milioni, solo nei primi tre mesi e mezzo del 2019 l’aumento è stato del 22%.
Che la strada sia quella giusta è confermato da un numero: le vendite di biglietti venduti all’estero con destinazione “Montecatini Terme” sono aumentate nel 2018 del 51,4%. E se oggi è la Germania il primo Paese di provenienza dei turisti termali in Italia, presto potremmo trovare anche numerosi cinesi nelle stazioni, grazie a un accordo appena siglato da Trenitalia con CTrip, prima piattaforma di prenotazione viaggi cinese con 300 milioni di iscritti. Turisti che, oltre ai Frecciarossa, potrebbero salire anche sulla rinnovata flotta di treni locali, alla quale Trenitalia ha destinato 7,4 miliardi di investimenti entro il 2023. Quelli che porteranno a scoprire anche l’Italia ancora nascosta.
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