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I turisti arabi tornano a fare shopping in Italia: +56% nel Montenapoleone district

Il 2019 ha riportato i turisti deiPaesi del Golfo a fare shopping in Italia. E, più precisamente, nel Montenapoleone District, a Milano. Il ritorno dei Gcc (Emirati arabi uniti, Qatar, Arabia Saudita) è fotografato dai dati di Global Blue, primo operatore tax free nel Paese, relativi al primo trimestre dell’anno: +56% delle vendite tax free nel distretto dello shopping di lusso milanese e +19% dello scontrino medio (che tocca i 2.339 euro) rispetto al periodo gennaio-marzo 2018.

«I turisti arabi sono tornati in Italia fondamentalmente per due ragioni - sottolinea Antonella Bertossi, marketing manager di Global Blue -: la prima è il tasso di cambio favorevole, la seconda è una maggiore stabilità politico-economica nei loro Paesi, che li fa sentire più “tranquilli” e meglio accetti». Il caos che le manifestazioni e i gilet gialli hanno portato nel cuore di Parigi, scoraggiando le visite “shopping oriented” dei turisti extraeuropei, potrebbe aver avvantaggiato la situazione italiana: «Sicuramente oggi Milano è una meta più appetibile rispetto a Parigi», chiosa Bertossi.

Le stesse ragioni, estese ad altre nazionalità, potrebbero essere all’origine dell’incremento che le vendite tax free hanno registrato in generale in Italia in questo primo trimestre: secondo Global Blue, infatti, hanno messo a segno un +13% rispetto all’anno precedente (con un “picco” del 16% a Milano) e un aumento dello scontrino medio del 9% rispetto all’anno scorso. Un segnale incoraggiante, soprattutto a fronte dei risultati 2018: lo scorso anno, complice proprio l’instabilità internazionale, è stato difficile per l’Italia (-8% di vendite tax free) e per l’Europa in generale.

Se la premazia, dal punto di vista degli acquisti, spetta ai cittadini di nazionalità cinese ( a cui si deve un terzo dello shopping tax free in Italia), l’impatto dei turisti arabi è ancora limitato: a livello nazionale, infatti, realizzano solo il 5% degli acquisti esenti da Iva. Il fatto che questa quota sia cresciuta di un punto percentuale rispetto all’anno scorso, e che in Montenapoleone il peso degli Oil countries salga al 7%, fa capire come ci sia del potenziale inespresso: i turisti arabi, che ad oggi prediligono Londra tra le capitali europee dove fare shopping, sono clienti alto spendenti, affascinati dal lusso (declinato in chiave modest fashion, ma non solo)  e dal lifestyle italiano.

Conquistarli non è scontato: servono competenze, linguistiche e culturali. Per questo, per il quarto anno consecutivo, Montenapoleone District e Global blue Italia hanno organizzato il “Sales Cultural Training Middle East”, rivolto ad addetti alla vendita (ma anche al personale di strutture alberghiere e f&b). Conoscere la cultura - e, in questo caso, alcuni capisaldi religiosi - della clientela, infatti, può non solo portare a concludere l’acquisto, fidelizzare il cliente sul lungo periodo. Qualche esempio: accogliere i gruppi (in media 5-10 persone, con le carte di credito “in mano” agli assistenti) con il giusto saluto (In questi giorni, «Ramadan Kareem», che fa gli auguri per il mese sacro iniziato proprio oggi), rivolgendosi prima alle persone più anziane, senza calcare troppo sulla stretta di mano. E poi, sempre durante il Ramadan, non offrire un caffé, per evitare di sentirsi opporre un rifiuto, e mettere a disposizione, invece, uno spazio per la preghiera (da fare cinque volte al giorno).

Di fatto, tuttavia, i turisti arabi tendono a non viaggiare durante il mese sacro (che si concluderà il prossimo 4 giugno), destinando gli shopping tour ai mesi immediatamente precedenti (in questo caso: aprile) e successivi (giugno, luglio, agosto). La partita, quindi, sarà da giocare a fine mese, se i trend si manterranno in linea con quelli registrati a inizi anno.

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