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Grecia, Ue: verso accordo ragionevole

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la crisi del debito

Grecia, Ue: verso accordo ragionevole

  • –dal nostro corrispondente

BRUXELLES - Dopo lunghi tira e molla il governo greco ha annunciato stamani di avere inviato ai propri partner europei una richiesta di proroga dell'accordo di programma economico in scadenza alla fine del mese. Con l'occasione i ministri delle finanze della zona euro hanno indetto per domani una riunione dell'Eurogruppo. La richiesta del governo greco sarà oggetto di accesi negoziati. Da un lato, Atene chiede una revisione delle misure economiche; dall'altro i creditori sono pronti ad accettare maggiore flessibilità.

“Confermo che la Commissione europea e l'Eurogruppo hanno ricevuto stamani la richiesta del governo di prorogare il Master Financial Assistance Facility Agreement, il termine legale con cui viene definito l'attuale programma economico”, ha detto qui a Bruxelles il portavoce dell'esecutivo comunitario Margaritis Schinas. Il presidente della Commissione Jean-Claude Juncker ha definito la richiesta “un segnale positivo” in vista di “un compromesso ragionevole”.

La richiesta di proroga per sei mesi giunge dopo che negli scorsi giorni l'Eurogruppo aveva lanciato un ultimatum alla Grecia, dandole fino alla fine della settimana per chiedere una estensione del memorandum di aggiustamento ed evitare quindi un tracollo finanziario. In un primo tempo, il governo Tsipras - che ha fatto campagna elettorale con la promessa di rinnegare il programma negoziato dai governi precedenti con i creditori internazionali - si era rifiutato di chiedere una proroga.

Successivamente, il governo greco ha lasciato intendere che avrebbe chiesto l'estensione dell'accordo di finanziamento, senza però associarlo a specifiche misure economiche. I governi della zona euro hanno sempre rifiutato questa eventualità, chiedendo garanzie e condizioni. Qui a Bruxelles c'è ottimismo che si possa trovare una intesa. “Comunque sia - fa notare un funzionario comunitario - a scadere giuridicamente è l'accordo di finanziamento, non le condizioni ad esso associate”.

Secondo le prime informazioni, nella lettera il governo greco accetterebbe in fin dei conti il monitoraggio delle istituzioni internazionali, definirebbe il memorandum di aggiustamento il quadro di riferimento, e prometterebbe di puntare al risanamento di bilancio. Nel contempo, il governo Tsipras metterebbe l'accento sulla lotta all'evasione fiscale. Questo tema e' molto sentito dai creditori e verrà probabilmente utilizzato da Atene per strappare concessioni su altri fronti.

La lettera inviata dal governo greco verrà studiata in giornata dai direttori dei Tesori nazionali. Se cambio di passo c'è stato da parte greca e' anche perché la situazione economica si è fortemente degradata nelle ultime settimane, con un forte deflusso dei depositi bancari, tanto che ormai corre voce di possibili controlli valutari. Un accordo tra le parti necessiterà certamente accorgimenti semantici. Il governo Tsipras vorrà cercare di non mostrare alla sua pubblica opinione di essersi arreso ai suoi creditori internazionali.

Dal 2010, la Grecia ha ricevuto prestiti per oltre 240 miliardi di euro. Se proroga ci sarà questa verrà utilizzata per adattare il programma di aggiustamento alla nuova situazione politica ed economica. C'è la volontà dei creditori di essere più flessibili nel gestire il memorandum, anche se nessun paese della zona euro per il momento è pronto a concedere alla Grecia un abbuono del debito che ammonta a circa il 180% del prodotto interno lordo.

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