Federica Mogherini vedra' nel tardo pomeriggio di oggi nella capitale statunitense il Segretario di Stato americano John Kerry, il Segretario generale dell'Onu Ban Ki-moon e il ministro degli Esteri egiziano Sameh Shoukry. L'obiettivo: discutere senza indugi la crisi della Libia, come aiutare il dialogo e la nascita di un governo di unità nazionale che consentano una miglior azione della comunità internazionale. La crisi deve diventare «una questione di giorni, non di settimane».
L'Alto rappresentante dell'Unione Europea ha indicato che il vertice a quattro, a margine del Summit organizzato dalla Casa Bianca contro l'estremismo violento, avviene su iniziativa europea. «Occorre anzitutto risolvere il caso Libia», ha continuato affermando che gli sforzi delle Nazioni Unite “andranno avanti con il pieno degli attori internazionali”. Anche per gestire i flussi migratori, ha aggiunto Mogherini, “e' fondamentale avere un interlocutore” nel Paese nordafricano.
Mogherini, parlando più in generale della lotta all'estremismo violento, ha poi detto che siamo davanti «a una partnership globale, non ad uno scontro di civiltà», «a una lotta comune contro la strumentalizzazione della religione».
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