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Grecia, all’Eurogruppo domina la pretattica. Dijsselbloem:…

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GRECIA

Grecia, all’Eurogruppo domina la pretattica. Dijsselbloem: trattative difficili ma spazio per l’ottimismo

  • –dal nostro corrispondente di

BRUXELLES - I ministri delle Finanze della zona euro sono arrivati a Bruxelles questo pomeriggio per la loro terza riunione in pochi giorni, offrendo alla stampa in attesa pochi commenti stringati. Il nervosismo è palpabile, in un contesto sempre molto complicato. Tra la cautela degli uni e l’ottimismo degli altri, è ancora difficile fare previsioni. A parole c’è il desiderio di trovare un accordo, ma le poche dichiarazioni di queste ore lasciano prevalere ancora l’incertezza.

Con una lettera, la Grecia ha chiesto una proroga di sei mesi del programma di aggiustamento economico, come voluto fin da lunedì scorso dai ministri dell’Eurogruppo; ma la richiesta inviata giovedì 19 febbraio ai creditori internazionali è stata ritenuta troppo ambigua da numerosi partner europei. L’Eurogruppo, che doveva iniziare oggi alle 15, è stato posticipato di almeno una ora e mezza, mentre si tengono riunioni a tu per tu tra i principali protagonisti.

In una breve dichiarazione alla stampa alle 4 e 15 di questo pomeriggio, il presidente dell’Eurogruppo Jeroen Dijsselbloem ha spiegato: «Stiamo discutendo di soluzioni. Ci vuole tempo (…) C’è spazio per l’ottimismo, ma le trattative sono molto difficili. Spero di potervi informare sull’esito delle discussioni nel giro di un paio di ore». Nel riassumere il nodo sul tavolo, il ministro delle Finanze austriaco, Hans Jörg Schelling, ha spiegato che la lettera greca offre «troppo spazio all’interpretazione».

Il ministro delle Finanze tedesco Wolfgang Schäuble era stato ieri molto critico della lettera inviata dal suo omologo greco Yanis Varoufakis. Per bocca di un portavoce, aveva accusato il governo greco di voler strappare un nuovo prestito-ponte, senza condizioni. Oggi, all’arrivo a Bruxelles, l’anziano uomo politico è rimasto prudente: «Tutto ciò che doveva essere detto, è stato detto». Ha parlato della necessità di creare «un clima di fiducia» con i negoziatori greci.

Nelle ultime ore, la Germania ha avuto posizioni altalenanti. Il ministero delle Finanze è sembrato più intransigente della Cancelleria. Governo diviso? No, probabilmente. Semplicemente, vi sono sensibilità diverse, ma anche il tentativo tedesco di strappare il massimo dai negoziati in corso, alternando posizioni dure e posizioni morbide. Da Parigi, la cancelliera Angela Merkel ha avvertito che la lettera è «un buon punto di partenza», ma richiede «miglioramenti sostanziali».

I dirigenti greci preferiscono rimanere ottimisti. Varoufakis ha spiegato di essere fiducioso in «una fumata bianca». Il premier Alexis Tsipras ha detto di essere «certo» che vi sarà una soluzione. L’attuale memorandum scade a fine mese. Per sbloccare il versamento di una ultima tranche di aiuti da 7,2 miliardi di euro è necessario completare il programma. In crisi di liquidità, la Grecia si è arresa all’idea di chiedere una proroga del memorandum, ma i creditori temono che non voglia impegnarsi nelle misure previste.

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