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Mosca fa paura: la Lituania ripristina la leva militare obbligatoria

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L’ANNUNCIO DEL PRESIDENTE

Mosca fa paura: la Lituania ripristina la leva militare obbligatoria

La Russia è alle porte, il passato non si dimentica e il futuro, con la guerra nella vicina Ucraina, è sempre più incerto. Così la Lituania ha deciso di ripristinare la leva obbligatoria, preoccupata dalle esercitazioni militari russe ai confini con i Paesi baltici membri della Nato. «Dobbiamo reintrodurre temporaneamente la leva obbligatoria», ha annunciato il presidente Dalia Grybauskaite. «Le necessità geopolitiche attuali ci impongono una accelerazione nei reclutamenti», ha aggiunto il presidente.

La leva obbligatoria maschile sarà reintrodotta per cinque anni, a partire dal prossimo settembre. Il servizio durerà nove mesi e interesserà un primo scaglione di 3.000-3.500 uomini di età compresa fra i 19 e i 26 anni. Secondo il capo della difesa, gen. Jonas Vytuatas, la carenza di soldati costituisce una «minaccia reale» per il Paese baltico, che come i vicini Lettonia ed Estonia, ha ottenuto la sua indipendenza dalla Russia nel 1991, con la dissoluzione dell'Unione sovietica.

Gli esponenti del governo lituano sono stati tra i più duri critici della linea aggressiva adottata dalla Russia in Ucraina con il sostegno ai ribelli separatisti delle regioni orientali. Allo stesso tempo, negli ultimi mesi ci sono state ripetute violazioni dello spazio aereo delle Repubbliche baltiche da parte di jet russi.

La Lituania è entrata nella Nato nel 2004 e dal 2008 ha abolito la leva obbligatoria (oggi conta su un esercito di 12mila soldati professionisti). Il Paese fa anche parte dell’Unione Europea dal 2004 e dal 1° gennaio 2015 ha adottato l’euro.

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