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Grecia, sì della Germania alla proroga degli aiuti. Schaeuble: Atene non deve fare ricatti

Con la stessa cancelliera della Germania Angela Merkel presente in aula (indossava una vistosa giacca gialla), il Bundestag tedesco ha votato via libera alla proroga di quattro mesi agli aiuti alla Grecia. Il governo, tramite l'intervento del ministro delle Finanze Wolfgang Schaeuble ha chiesto di garantire luce verde, pur non astenendosi dal lanciare nuovi moniti verso Atene: «La Grecia -ha detto - non può decidere da sola» quando di mezzo ci sono soldi dei contribuenti di tutti i paesi e «non deve fare ricatti».

Il via libera era scontato, ma non sono mancate le voci critiche nella stessa maggioranza. Torsten Frei, deputato del Cdu, il partito della Merkel, ha voluto rilevare che in Germania c'è un tasso di suicidi tre volte più elevato di quello della Grecia. E il suo collega Klaus-Peter Willsch, dello stesso partito ha declamato, ha invece fatto ricorso alla classica metafora «dell'auto usata: non ne comprerei mai una da Tsipras o Varoufakis».

Il ministro Schaeuble, intervenendo alla Camera Bassa del Parlamento tedesco ha chiesto ai parlamentari di approvare la proroga del programma di aiuti alla Grecia, già deliberato in sede europea. «Chiedo al Bundestag di dare la propria approvazione, anche per me non è stato facile dire sì», ha spiegato il ministro. Poi, il titolare delle finanze ha ricordato come Atene debba rispettare gli impegni presi con i partner europei perchè «la solidarietà non si può tradurre in ricatti reciproci». «Come Germania - ha aggiunto - facciamo ogni cosa che possiamo» per tenere insieme l'Eurozona. «Non si tratta di altri miliardi alla Grecia - ha detto ancora - né di modificare in alcun modo il programma. Si tratta di dare o accordare più tempo per completare con successo questo programma».

«La Grecia ha accettato senza riserve di realizzare il programma». Lo ha detto il ministro tedesco delle Finanze Wolfgang Schaeuble parlando al Bundestag prima della votazione del prolungamento del programma degli aiuti ad Atene. «La votazione di oggi non sarà facile per voi parlamentari», ha detto Schaeuble, che ha sottolineato come la discussione sia stata difficile anche con il governo greco, dopo le elezioni, e anche negli ultimi giorni e nelle ultime ore.

Il Fondo salva-stati estende gli aiuti al 30 giugno
Intanto il Fondo salva-Stati Efsf ha esteso la disponibilità dei fondi alla Grecia fino al 30 giugno, così come prevede l'accordo dell'Eurogruppo. L'Efsf ha emendato il Master Financial Assistance Facility Agreement (MFAFA), cioè il nome tecnico del programma di aiuti alla Grecia, che quindi non scade più domani ma il 30 giugno. Il Fondo fa sapere che ci sono ancora 1,8 miliardi disponibili, ma l'esborso di questa tranche è condizionato alla conclusione della valutazione del piano di riforme, atteso entro fine aprile.

Scontri ad Atene
L’accordo all’Eurogruppo, tuttavia, ha riportato in auge le critiche al governo, dopo una breve fase di luna di miele. Ieri sera il centro di Atene è stato teatro di una serie di scontri tra autonomi e forze della polizia. Circa 200 dimostranti a viso coperto hanno distrutto auto e vetrine di negozi, e dato fuoco a contenitori per la spazzatura. Gli scontri sono avvenuti sulla scia di una manifestazione totalmente pacifica organizzata dalla sinistra extraparlamentare contro la proposta di proroga sottoscritta dal Governo Tsipras. Si tratta delle prime proteste dopo la vittoria di Syriza alle elezioni e la costituzione del nuovo Governo.

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