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Renzi vede Putin: «In Libia ruolo Russia può essere decisivo»

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il premier a mosca

Renzi vede Putin: «In Libia ruolo Russia può essere decisivo»

Missione lampo, ma di grande significato politico per Matteo Renzi a Mosca, dopo la visita ieri a Kiev. Il premier è stato ricevuto al Cremlino dal presidente russo, Vladimir Putin, con cui ha discusso delle prospettive per una soluzione «politica e diplomatica» al conflitto ucraino, ma anche del ruolo di Mosca in Siria, nella lotta all'Isis e nella guerra in Libia, ormai diventato «una vera e propria emergenza». In particolare, nell’affrontare la crisi libica il premier ha detto: «Siamo comunità diverse ma unite nella lotta contro il terrorismo: credo sia fondamentale che la Russia giochi un ruolo decisivo». Renzi, in precedenza, nell'incontro con il premier russo Dmitri Medvedev ha detto che «non esiste alternativa ad una soluzione politica e diplomatica» delle crisi internazionali. E sulla crisi ucriana ha dichiarato molto più «ottimismo dopo gli accordi di Minsk» in un'intervista ai media russi.

L’omaggio a Nemtsov
La giornata del presidente del consiglio è iniziata con un mazzo di sei garofani rosa deposto nel luogo dell'omicidio dell'oppositore russo Boris Nemtsov, sul ponte Bolshoi Moskvorecki a Mosca. Renzi, accompagnato dall'ambasciatore italiano Cesare Maria Ragaglini, si è fermato in silenzio alcuni secondi davanti al tappeto di fiori che giace sul posto dell'assassinio. «Questa mattina a nome dell'Italia», sono «andato a portare un fiore in un luogo simbolico dell'uccisione di Boris Nemtsov, nel rispetto della giustizia russa che verificherà e speriamo possa al più presto assicurare i colpevoli a un processo giusto e necessario. Lo facciamo sapendo che noi non abbiamo un problema di timidezza: quando dobbiamo dire qualcosa lo diciamo», ha detto il presidente del Consiglio Matteo Renzi in un incontro con la comunità italiana a Mosca.

Renzi: Putin sarà all'Expo il 10 giugno
Il premier ha incontrato all’ambasciata italiana gli imprenditori e dirigenti delle aziende italiane operanti in Russia, tra cui Eni, Enel, Finmeccanica, Banca Intesa, Unicredit ed altre banche. In tutto circa 130 persone. Dopo l'intervento dell'ambasciatore Cesare Ragaglini, e prima di Renzi, sono intervenuti brevemente cinque rappresentanti del mondo imprenditoriale: Aimone di Savoia (Pirelli), Ferdinando Pelazzo (Ubi Banca), Sergio Comizzoli (Cremonini), Brenno Todaro (Pizzarotti) e Antonio Piccoli (Pavan). Un incontro nel corso del quale Renzi ha annunciato che il presidente russo Vladimir Putin sarà all'Expo di Milano il 10 giugno, nella giornata della Russia all'esposizione universale.

Libia, Renzi: ruolo Russia può essere decisivo
Sulla Libia «abbiamo condiviso con Putin che occorre una risposta internazionale incisiva e il ruolo della Russia per storia e ruolo nell'Onu può essere decisivo». Così il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, al termine dell'incontro con il presidente russo, Vladimir Putin. Renzi ha aggiunto che la priorità dell’Italia è «la battaglia contro chi vuole distruggere i valori su cui sono fondate le nostre comunità». E ha spiegato che « la minaccia del terrorismo e del fanatismo religioso è una minaccia particolarmente grave». In un’intervista all’agenzia russa Tass a vevadetto di contare molto «sull'aiuto che il presidente russo Putin e la federazione russa possono dare nel Consiglio di sicurezza perché il ruolo della Russia nella questione libica, anche alla luce dei legami storici tra Russia ed Egitto, può essere molto importante». E ha ribadito che il dossier libico è «prioritario».

Ucraina, Renzi: Alto Adige può essere modello per il Donbass
Quanto alla crisi ucraina, il premier nell’intervista ha indicato l'Alto Adige come modello per l'autonomia del Donbass, le regioni russofone dell'est dell'Ucraina. Renzi ha sottolineato che «è necessario rispettare gli accordi di Minsk e lavorare ogni giorno perché le premesse e le promesse di Minsk diventino la realtà». Lo ha fatto in un’intervista all'agenzia russa Tass, alla tv Rossia 24 e al quotidiano Rossiskaja Gazeta, uscita nel giorno dell'incontro al Cremlino con Vladimir Putin. «C'è uno spazio di collaborazione pur in un contesto di difficoltà legato alle sanzioni europee e alle contro sanzioni russe che costituiscono naturalmente in entrambe le direzioni un problema» ha aggiunto il premier nelle dichiarazioni conclusive del colloquio al Cremlino con il presidente Putin.

L’incontro con Putin
Al centro del faccia a faccia col leader russo i dossier internazionali: dalla crisi ucraina (ieri Renzi ha visto il presidente Petro Poroshenko a Kiev), a quella libica, fino al conflitto in Siria e la situazione in Medio Oriente. Renzi, inoltre, potrebbe aver chiesto a Putin lo stato delle indagini sulla morte di Nemtsov, prese sotto diretto controllo del presidente russo, il quale ieri ha condannato di nuovo fortemente il crimine definendolo di natura «politica».

Putin: Russia appoggia Onu in Libia, accordi Minsk da rispettare
Al termine dell’incontro, durato oltre due ore, Putin ha riconosciuto che «la situazione è peggiorata in Libia e la Russia è per una soluzione pacifica e appoggia gli sforzi dell'Onu» Quanto alla crisi ucraina Putin ha riferitoche la «situazione resta complicata ma non ci sono più combattimenti né morti». E ha aggiunto che «bisogna rispettare gli accordi di Minsk e questo apre la possibilità per un dialogo diretto tra Kiev con Donesk».

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