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Questo articolo è stato pubblicato il 06 marzo 2015 alle ore 18:47.
L'ultima modifica è del 06 marzo 2015 alle ore 18:49.

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Yanis Varoufakis (Epa)Yanis Varoufakis (Epa)

«Caro presidente dell’Eurogruppo, Caro Jeroen.....» Inizia così la lettere di 11 pagine firmata dal ministro greco delle finanze Yanis Varoufakis e inviata ieri a Jeroen Dijsselbloem, presidente dell'Eurogruppo nonché ministro delle Finanze dell'Olanda, con allegate le sette riforme economiche proposte come “primo insieme” di norme pensate per sbloccare aiuti per 7,2 miliardi di euro. Ma quelle proposte, ottenute da Il Sole 24 ore, prevedono anche il sorprendete ricorso a «studenti, casalinghe e persino turisti»: questi “ausiliari del Fisco” verrebbero usati dal ministero delle Finanze come agenti sotto copertura contro l'evansione fiscale dilagante e verrebbero pagati all'ora per un massimo di due mesi senza però la possibilità di riassunzione. In pratica, una volta ricevuto un training di base, verrebbero pagati per fingersi consumatori ma muniti di strumenti di registrazione audio e video.

Le proposte comprendono inoltre un nuovo piano per emettere licenze alle aziende di gioco d'azzardo online con cui Atene crede di potere incassare 500 milioni di euro l'anno. Le proposte - che includono riforme tradizionali come un nuovo “consiglio fiscale” per monitorare le spese del governo e un nuovo piano per riscuotere le imposte non versate - verranno presentate e discusse alla riunione di lunedì dei 19 ministri delle Finanze dell'Eurozona.

La parte forse più sensibile è quella in cui la lettera parla dell'inizio di «discussioni di alto livello» su un terzo programma di salvataggio della Grecia, a cui Varoufakis fa riferimento come “follow-up arrangement” che Atene dice verrebbe chiamato “Contract for Recovery and Growth of the Greek Economy”. Variufakis chiede che il negoziato tra i tecnici greci e le istituzioni (ex Troika), si svolga a Bruxelles e non più ad Atene, come stato finora, anche se con l’ex premier Smaras gli incontri si erano spostati in campo neutro a Parigi.

Da ultimo sono riproposte le riforme per affrontare la crisi umanitaria, tra cui la fornitura di corrente elettrica gratuita a 150mila famiglie bisognose, buoni pasto da 100 euro al mese per famiglia per 300mila unità in difficoltà, buoni affitto per 30mila persone.

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