Un altro episodio di violenza che alimenta le tensioni razziali negli Usa proprio nel giorno in cui Obama in Alabama commemora la tragica marcia di Selma per il diritto di voto agli afroamericani. Decine di manifestanti sono scesi in piazza a Madison, la capitale del Wisconsin, venerdì notte, poco dopo l'uccisione di un 19enne afro-americano da parte di un poliziotto. Secondo le autorità americane, la vittima aveva aggredito l'agente nel corso di una colluttazione.
Il capo della polizia cittadina Mike Koval, riporta il Los Angeles Times, non ha identificato il 19enne ucciso, ma ha chiarito che ha aggredito il poliziotto intervenuto a seguito delle segnalazioni di alcuni cittadini. La vittima, secondo quanto circolato sui social network, si chiamerebbe Tony Robinson.
Il capo della polizia ha ammesso che gli inquirenti non hanno trovato armi sul posto dopo le ricerche iniziali. L'incidente è iniziato intorno alle 18.30, quando la polizia del Madison ha ricevuto alcune chiamate su un uomo che aveva «picchiato qualcuno» ed era poi entrato in un appartamento, ha spiegato Koval in una conferenza stampa trasmessa in tv. Un agente ha sentito «confusione» provenire dall'appartamento, ha fatto irruzione ed è stato aggredito dal sospetto.
L'agente è finito a terra per un colpo alla testa e dopo una colluttazione ha sparato in testa al sospettato, ha riferito il capo della polizia di Madison. Il 19enne è stato portato in ospedale, dove è deceduto per lesioni da colpi di arma da fuoco. Non è chiaro quanti colpi abbia sparato l'agente, a sua volta ricoverato in osedale. Decine di manifestanti si sono riversati in strada quando si è diffusa la notizia, intonando slogan contro la polizia ed esibendo cartelli e striscioni. La famiglia della vittima ha invitato chi vuole protestare a farlo pacificamente. Sulla vicenda è stata ovviamente aperta un'inchiesta.
Obama ricorda il Bloody Sunday di Selma
L’episodio arriva nel giorno in cui Barack Obama è a Selma, in Alabama, per commemorare i 50 anni della tragica marcia per chiedere il diritto di voto agli afroamericani. «Selma non riguarda il passato, Selma è ora», ha avvertito Barack Obama in un'intervista in cui ha denunciato che «Ferguson non è un caso isolato», alludendo al rapporto diffuso mercoledì sui comportamenti razzisti della polizia della cittadina del Missouri, dove il 9 agosto scorso è stato ucciso l’afroamericano Michael Brown.
Il ministro della Giustizia, Eric Holder, ha assicurato che l'Amministrazione è pronta «a usare ogni suo potere» a Ferguson, compresa la possibilità di smantellare l'intera struttura della polizia «per formarne una completamente nuova».
Il cinquantesimo anniversario di Selma, il «Bloody Sunday» che cambiò la storia dei neri d'America e del movimento per la difesa dei diritti civili con la polizia che represse brutalmente la marcia pacifica di 500 attivisti guidata da Martin Lurher King, arriva in una fase particolarmente delicata per il susseguirsi di episodi di razzismo e di uso eccessivo e discriminatorio della forza da parte delle forze dell'ordine.
Obama, forse preoccupato da un sondaggio che indica che per quattro americani su 10 le relazioni tra bianchi e neri sono peggiorate da quando è diventato il primo presidente afroamericano a insediarsi alla Casa Bianca, ha condannato con forza gli abusi. «Non penso che quello che è accaduto a Ferguson sia tipico di ciò che accade nel Paese», ha spiegato, «ma non è un caso isolato. Penso che ci siano circostanze nelle quali la fiducia tra le comunità e le forze dell'ordine si è deteriorata. E credo che singoli individui o interi dipartimenti di polizia nel Paese potrebbero non aver ricevuto la giusta formazione».
«Pronti a smantellare la polizia di Ferguson»
Il ministro della Giustizia americano, Eric Holder, è «pronto» a «smantellare» il Dipartimento di Polizia di Ferguson (Missouri) dopo il rapporto che ha evidenziato numerose discriminazioni razziali e violazioni della costituzione. «Siamo pronti a usare tutti i poteri che abbiamo per assicurare che la situazione cambi. Se questo significa una struttura interamente nuova lo faremo, se smantellare è la soluzione, siamo pronti a farlo», ha detto Holder.
Il sindaco di Ferguson, James Knowles, da parte sua, ha annunciato le dimissioni di due agenti e il licenziamento del responsabile della cancelleria del tribunale, dopo che i tre avevano manifestato «gravi pregiudizi razziali». Nel rapporto del Dipartimento della Giustizia si denunciava che i poliziotti di Ferguson, in stragrande maggioranza bianchi, prendono di mira i neri anche per le multe e usano in modo eccessivo la forza spesso attaccando con i cani e le pistole taser persone inermi.
Obama, a Selma insieme alla first lady Michelle e alle figlie Malia e Sasha, ha avvertito che le questioni legate agli immigrati e agli omosessuali sono le nuove frontiere nel campo dei diritti civili. Davanti alle migliaia di persone che come quel 7 marzo 1965 si raduneranno attorno al ponte Edmund Pettus di Selma, il presidente ha ricordato che «il movimento dei diritti civili non ha aperto la strada solo agli afroamericani. Non è qualcosa che riguarda solo i neri, ma qualcosa che riguarda l'America». Prevista, fra l'altro, la presenza dell'ex presidente George W.Bush, di Lady Gaga e del leader degli U2 Bono Vox.
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