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Juncker “accoglie” Tsipras: i negoziati non falliranno. Ma…

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incontro a bruxelles

Juncker “accoglie” Tsipras: i negoziati non falliranno. Ma per Schäuble un «Grexident» è possibile

Missione più che mai delicata per Alexis Tsipras a Bruxelles.«Siamo ormai giunti ai momenti decisivi. La Commissione non è l'attore protagonista di questa fase, ma faremo di tutto per collaborare. Escludo categoricamente un fallimento» dei negoziati. Così il presidente della Commissione Ue Jean Claude Juncker ha accolto il premier greco nella capitale belga. «Ritengo possibile - ha aggiunto Juncker - una soluzione nelle prossime settimane».

Conciliante anche il presidente del Parlamento europeo Martin Schulz: «Vanno superati i malintesi e le incomprensioni per affrontare i problemi a breve e a lungo termine della Grecia», ha dichiarato al termine dell'incontro di questa mattina. Schulz ha tuttavia sottolineato la necessità che il governo greco fermi le rivendicazioni sui danni di guerra della Germania: è necessario, ha detto Schulz, un'assunzione chiara di responsabilità su questo argomento da parte del leader greco. Atene sostiene che Berlino debba ancora pagare i danni di guerra e il suo ministro della Giustizia ha persino ventilato la possibilità di espropriare i beni tedeschi presenti in Grecia.

Il premier greco, da parte sua, ha ribadito che il suo Paese «ha già iniziato a rispettare i propri impegni contenuti nell'accordo raggiunto all'Eurogruppo del 20 febbraio (quello che estende di 4 mesi il salvataggio da 240 miliardi, ndr). Noi stiamo facendo la nostra parte e aspettiamo che i nostri partner facciano la loro», ha sottolineato Tsipras. «Sono ottimista che alla fine troveremo una soluzione per risolvere i problemi della Grecia e dell'Europa», ha aggiunto. «Siamo pro-Europa e vogliamo andare avanti insieme», ha continuato ancora Tsipras. «Sono certo che alla fine risolveremo tutte le incomprensioni e andremo avanti con l'attuazione dell'onesto compromesso del 20 febbraio all'Eurogruppo». «Sono qui a Bruxelles - ha detto Tsipras a fianco di Martin Schulz - per discutere di futuro. E avere il 60% di disoccupazione giovanile vuol dire non avere un futuro. Penso che il messaggio delle discussioni di queste ore, qui a Bruxelles, sia di speranza al popolo greco. Non solo attuare, attuare, obblighi, obblighi, ma anche che dalle istituzioni europee viene aiuto, solidarietà, in particolare per poter uscire da questa brutta situazione sociale. Si tratta di un problema non solo greco ma di tutta l'Europa».

Ma Il “falco“ Wolfgang Scähuble non esclude la possibilità di una “Grexident”, ennesimo neologismo della crisi ellenica che sta per “uscita accidentale dall’euro” e, in un'intervista alla radio austriaca Orf, ribadisce che la responsabilità ricade interamente sulle spalle di Atene. «Dal momento che la responsabilità di decidere su quello che succederà - dice il ministro delle Finanze tedesco riferendosi al “Grexit” - dipende solo dalla Grecia, poiché non sappiamo esattamente quello che sta facendo chi è al governo in Grecia, non possiamo escludere un’uscita accidentale dall’area euro, un Grexident».

Dal canto suo, il ministro delle Finanze greco, Yanis Varoufakis, appena arrivato al forum Ambrosetti di Cernobbio, ha scelto di non rispondere a Wolfgang Schäuble. «Non vi aspetterete - ha risposto il ministro greco - che risponda a una domanda del genere in questo posto bellissimo».

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