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Il grattacielo più alto d'Europa? A 1200 metri, in una valle…

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Progetti immobiliari faraonici

Il grattacielo più alto d'Europa? A 1200 metri, in una valle svizzera da 1000 pecore

Si moltiplicano le voci sui piani di riqualificazione firmate da archistar per la piccola valle dei Grigioni dove ha sede il famoso complesso termale 7132. Una cordata di imprenditori vuole investire 200 milioni di euro per farne una riserva di super ricchi. Ma la crisi sconfina anche aldilà delle Alpi. Il complesso di lusso che si doveva costruire nel complesso termale del vallese a Leukerbad è bloccato da anni “La torre d'avorio per gli sceicchi” e ancora “Il gigante nella valle” da giorni la notizia riportata domenica dal giornale Schweiz am Sonntag viene amplificata su diversi siti di informazione svizzeri. Si tratta della presunta costruzione di grattacielo di 380 metri, il più alto d'Europa, a Vals nel cantone dei Grigioni. Il paese è già conosciuto per il 7132 progettato dall'architetto Peter Zumthor che, proprio per la costruzione del complesso termale e alberghiero in quarzite locale, è stato premiato con il prestigioso Pritzker, l'oscar per l'architettura.

A scommettere sulle potenzialità ancora inespresse delle valle, che deve la sua fortuna alle acque arricchite da minerali benefici per la salute, l'imprenditore e immobiliarista nato a Vals 37 anni fa da una famiglia modesta, Remo Stoffel che opera tra la Svizzera e Dubai. Stoffel nel 2012 ha comprato, dopo molte polemiche, un referendum e alcuni strascichi legali, la proprietà che ospita le terme che apparteneva alla comunità montana e sull'orlo del fallimento per 8 milioni di franchi, promettendo di investire nell'area 200 milioni di euro. Nel settembre scorso ha presentato ai suoi concittadini un primo progetto faraonico per rendere più attrattiva la località, che prevedeva la riqualificazione del fondovalle per un parco di 40mila metri quadri con strutture di cemento e acqua firmato dall'archistar Tadao Ando. Il sogno che condivide con l'altro imprenditore locale e socio in affari Pius Truffer, a capo con i fratelli del business delle cave che estraggono quarzite a Vals, è di trasformare la valle abitata da “1000 abitanti, 1000 pecore e 1000 posti letto”, nella nuova destinazione per milionari russi, asiatici e sauditi.

Il rebus del progetto vincente
Per il progetto della nuova struttura sono stati chiamati nove studi di architettura più famosi e il vincitore dovrebbe essere svelato il 25 marzo in una cerimonia a Zurigo. In realtà a febbraio scorso lo studio di Los Angeles Morphosis guidato da Thom Mayne aveva pubblicato un comunicato affermando di essere stati scelti dal loro “cliente visionario” come il vincitore della gara. La notizia è però stata smentita pochi giorni dopo dalla giuria attraverso la Società svizzera degli ingegneri e degli architetti (sia) che ha rimandato a fine marzo la proclamazione del progetto vincente.
Della fantomatica torre di 380 metri, con cento suite da mille a 20mila euro la notte, si possono trovare in rete alcuni rendering che hanno paternità diversa ma nessuna ufficialità. L'unica cosa certa è l'esortazione data dall'uomo d'affari, in cerca di notorietà e dice anche di di capitali, Remo Stoffel che aveva chiesto nel bando di progettare qualcosa “che avesse come unico limite il cielo”.

51degrees il progetto fallito a Leukerbad
Nell'attesa di capire quale progetto verrà selezionato per Vals ci sono altre località svizzere che, nel tentativo di inseguire un pubbico di elite, stanno attraversando una profonda crisi. E' il caso di Leukerbad, nel Vallese, dove si trova la più grande stazione termale e wellness delle Alpi. Qui nel 2011 il gruppo svizzero di real estate Swiss Developement Group aveva annunciato con grande eco, e pagine di pubblicità comprate sul Financial Times, la costruzione di 51degrees un luxury resort con albergo a 5 stelle e appartamenti dotati di vasca con acqua termale sul terrazzo. A distanza di 4 anni il cantiere è ancora fermo. Al centro della cittadina l'area è transennata da anni e nessuno ci ha mai lavorato. Nel frattempo l'unico albergo a 4 stelle dotato di terme interne che apparteneva a un fondo tedesco, il Lindner therme, è appena stato svenduto ai russi della Heliopark hotels & resorts che investirà 8 milioni di franchi per il rinnovamento della struttura. Quello di Stoffel potrebbe essere dunque un altro “grosse pläne” destinato a fare un buco nell'acqua, anche se termale.

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