La Banca centrale di Svezia ha deciso, a sorpresa, un ulteriore allentamento della politica monetaria, collegandolo al rialzo della corona. La Banca centrale ha abbassato il principale tasso di riferimento di 0,15 punti percentuali, portandolo da -0,10% a -0,25% e ha aumentato il volume del programma di allentamento quantitativo, tramite l'acquisto di titoli di Stato, portandolo da 10 miliardi (già completati) a 30 miliardi di corone (3,2 miliardi di euro circa). «Ci sono segnali - comunica la Banca centrale - che l'inflazione ha già superato il minimo del ciclo ma il più recente apprezzamento della corona potrebbe mettere in pericolo questo trend». La Banca centrale si dice, inoltre, pronta a prendere altre misure nel breve termine per combattere la deflazione e l’apprezzamento della moneta, che ha guadagnato il 5% sull’euro dal 12 febbraio scorso, data dell’ultimo taglio dei tassi d’interesse.
Immediata la reazione del cambio: la corona svedese ha perso un punto e mezzo percentuale sull’euro in seguito alla mossa a sorpresa della Banca centrale.
In Europa è ormai una corsa a tagliare i tassi: il tasso di riferimento Bce è allo 0,05% (ma quello sui depositi delle banche commerciali è a -0,20%), mentre la Danimarca, impegnata in una strenua difesa del cambio quasi fisso con l’euro, ha portato il tasso sui depositi allo -0,75%, con ben 4 tagli nel giro di poche settimane. Anche la Banca centrale svizzera, lo scorso 15 gennaio, ha tagliato i tassi con una mossa shocki, portandoli a -0,75% e al tempo stesso ha abbandonato la difesa del cambio a quota 1,20 sull’euro.
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