
La storia di uno dei creativi più famosi del Brasile che ha lasciato l'azienda di pubblicità che aveva fondato per fare uno stage di sei mesi nella internet company a San Paolo.
Di leoni ne ha vinti 17 a Cannes, ma questo non ha impedito a Jaques Lewkowicz di mollare l'azienda pubblicitaria da lui fondata a San Paolo (Brasile) per reinventarsi a 70 anni. Vovo Jacò (il nomignolo usato dalla stampa brasiliana per definire nonno Jacques) è coetaneo di Oliviero Toscani e fa anche il suo stesso mestiere: il creativo. In Italia è poco conosciuto, se non dagli addetti ai lavori, in patria è il maestro della pubblicità.
Ha fondato e diretto per più di 40 anni l'agenzia pubblicitaria Lew' Lara, poi consociata all'americana Tbwa, portandola al successo e creando nel suo Paese dei veri tormentoni. Negli anni ‘70 divenne famosa con la pubblicità delle sigarette Vila Rica che aveva come protagonista il calciatore della Selecao Gerson De Oliveira che sfociò in un modo di dire ancora usato dai brasiliani cioè la “lei di Gerson” (hanno la sindrome di Gerson quei soggetti che approfittano del prossimo per trarne vantaggio personale). Tutto nacque dall'ambiguità del claim della reclame, inventato da Lewkowicz, che recitava “Gosto de levar vantagem em tudo, certo? Leve vantagem você tamben” (trai vantaggio da tutto quello che ti offre la vita).
Il settantenne è dunque un professionista che ha lasciato un'impronta profonda nella storia della pubblicità e nella società del Paese. Lo scorso anno ha comunque deciso di abbandonare il ruolo dirigenziale all'interno dell'agenzia pubblicitaria Lew'Lara\Tbwa per lasciare spazio ai talenti più giovani e dopo aver venduto le quote, si è trasferito a New York. Qui ha frequentato un corso di letteratura americana e un altro di sceneggiatura all'Università e ha fatto un salto alla sede di Google, vicina a casa. Quello che ha visto deve essergli piaciuto molto. Tornato in Brasile ha contattato la sede di San Paolo, dove aveva già tenuto un seminario, e si è offerto come stagista.
«È vero, potrei dedicarmi ai nipoti, ad arredare le case al mare e quella negli Stati Uniti ma sono ancora troppo giovane per farlo diventare l'unico passatempo», ha dichiarato al quotidiano Folha di Sao Paulo. La curiosità e il timore di annoiarsi l'hanno spinto a offrire gratis creatività ed esperienza al team di YouTube. Come stagista deve osservare l'orario 9-17, non ha la scrivania, tantomeno la segretaria, ha solo diritto ai buoni pasto e al rimborso spese per i viaggi. Unica concessione che gli è stata concessa, per status ed età, un posto nel parcheggio aziendale per sistemare la sua berlina, una Mercedes CLA 45 AMG.
Il periodo di prova è iniziato il 23 febbraio scorso e prima di passare il badge ai tornelli ha dovuto sottoporsi ai protocolli previsti dalle risorse umane di Mountain View: valutazione del curriculum, colloquio con un Hr, esami clinici. L'unico momento critico, dove ha provato imbarazzo, è stato quando si è sottoposto alle visite mediche: «Nella sala d'attesa c'erano almeno cinquanta giovani, potevano essere tutti miei nipoti. Poi ho pensato che non sono il più vecchio dipendente di Google. Vincent Cerf, (padre di Internet e vice presidente di Google), ha un anno più di me».
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