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Piloti suicidi, i tre precedenti

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storia dell’aviazione civile

Piloti suicidi, i tre precedenti

Nella storia recente dell'aviazione civile si ricordano almeno tre casi in cui la volonta' suicida di uno dei piloti ha portato allo schianto di un aereo di linea e alla morte di tutte le persone a bordo.

Il caso piu' remoto risale al 21 agosto del 1994, quando un in Marocco ATR42 della compania di bandiera Royal Air Maroc si fracasso' al suolo nei pressi della citta' di Agadir, una localita' balneare sulla costa atlantica del Paese. Morirono 44 persone, tra le quali 8 italiani. Le autorita' marocchine accertarono dopo un paio di giorni, anche in quell'occasione grazie al «cockpit voice recorder», la scatola nera che registra le conversazioni nella cabina di pilotaggio, che si era trattato di un gesto suicida del pilota, Younes Khiati, che aveva 35 anni. Agghiaccante l'audio degli ultimi 30 secondi in volo, dopo la brusca virata che mette il muso verso terra, quasi in verticale. Il copilota urla per 18 volte «comandante, cosa fa?», e tra le sue implorazioni si sente l'unica parola pronunciata da Khiati, «mourir», morire.

Il 19 dicembre del 1997 in Indonesia un Boeing 737-300 della «Silk Air» si disintegro' nell'impatto al suo in zona paludosa della giungla dell'isola Sumatra. Le vittime furono 104. Dopo quasi tre mesi di indagini, la commissione d'inchiesta indonesiana concluse che a fare precipiutare l'aereo, peraltro nuovissimo e in servizio da soli 10 mesi, fu un'azione volontaria del capitano Tsu Way Mingil che voleva togliersi la vita. Anche allora fu la scatola nera a rivelare la tragedia, registrando la lotta ingaggiata invano dal copilota per assumere il controllo del velivolo.

Il 31 ottobre del 1999 un Boeing 747 «Jumbo» della compagnia egiziana «Egyptair» piombo' in mare davante alle coste americane del New England. Tutte le 217 persone a bordo persero la vita. La National transort safety board (Nstb), commissione federale americana per la sicurezza dei trasporti, dall'esame delle scatole nere stabili' che non c'era stato nessun guasto e che l'areo era precipitato per un'azione deliberata del copilota, Gamil El Batouty, che negli ultimi mesi aveva avuto un serie di gravi problemi personali.

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