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Voto in Francia: trionfa Sarkozy, male Hollande. Le Pen non sfonda

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ELEZIONI PROVINCIALI

Voto in Francia: trionfa Sarkozy, male Hollande. Le Pen non sfonda

PARIGI - Nicolas Sarkozy aveva bisogno di una vittoria per legittimare la propria posizione di favorito alle primarie della destra dell'anno prossimo e quindi alle presidenziali del 2017. Questa vittoria l'ha ottenuta, chiara e indiscutibile. L'Ump, il partito guidato dall'ex presidente, insieme agli alleati centristi, ha conquistato una settantina dei 101 dipartimenti francesi, l'equivalente delle nostre province. Confermando, e in alcuni casi amplificando, il successo ottenuto al primo turno, con il 29,4 per cento.

Altrettanto netta è ovviamente la sconfitta per il partito socialista, il presidente François Hollande e il premier Manuel Valls, che si è impegnato a fondo nella campagna elettorale e ha visto cambiare colore persino al proprio collegio, l'Essonne. La sinistra - divisa e litigiosa, arrivata a questo appuntamento con minimi storici di popolarità - perde metà dei dipartimenti che controllava.

L'altro messaggio che arriva dalle urne dei ballottaggi riguarda il Front National, che cresce ma non sfonda. Marine Le Pen aveva l'obiettivo – seppure non annunciato – di confermare al primo turno la posizione di primo partito del Paese ottenuta alle europee dell'anno scorso e non ce l'ha fatta. Aveva l'obiettivo di conquistare almeno un dipartimento (il Vaucluse) e non ce l'ha fatta.

Ma per l'estrema destra non si tratta certo di una sconfitta. Tutt'altro. Il Front National si colloca saldamente al secondo posto di uno scenario politico ormai diventato tripolare, rafforza in alcuni casi le proprie posizioni (a volte in quelle che erano le roccaforti storiche della sinistra) e soprattutto dimostra di avere la capacità di diventare un partito con un forte radicamento territoriale, presente ormai quasi ovunque (con un numero di consiglieri provinciali che passa da due a un centinaio).

Un altro passo avanti nella strategia della Le Pen, in vista delle elezioni regionali di fine anno e delle presidenziali.

Valls ha evidentemente riconosciuto la pesante sconfitta, la terza dal 2012, ma ha dichiarato che il Governo non cambierà direzione e proseguirà sulla strada delle riforme. Nella speranza che il miglioramento della situazione congiunturale porti un po' di aria alle vele della sinistra.

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