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varoufakis domenica vede lagarde a washington

Tsipras vola da Putin l’8 aprile e il giorno dopo Atene sarà senza liquidità

Il ministro delle finanze greco, Yanis Varoufakis, incontrerà il direttore generale del Fmi, Christine Lagarde, a Washington domenica per “un confronto informale sulle riforme” che Atene si augura sblocchino i necessari fondi per il salvataggio. Lo riporta il Financial Times. Lunedì incontrerà rappresentati del Tesoro americano.

di Vittorio Da Rold
Il calendario della crisi si avvicina pericolosamente ai giorni difficili con possibili situazioni senza ritorno. Il nove aprile la Grecia resterà a corto di liquidità dicono a Bruxelles ma il giorno prima il premier greco Alexis Tsipras sarà a Mosca. Strana coincidenza. Il Cremlino ha confermato l'incontro fra il presidente russo Vladimir Putin e Tsipras a Mosca l'otto di questo mese. Il premier greco ha anticipato di un mese il suo viaggio a Mosca, dove tornerà comunque in occasione delle celebrazioni per il 70 esimo anniversario della Vittoria sui nazisti, il 9 maggio.

Nell'agenda del colloquio fra Tsipras e Putin la prossima settimana ci saranno i temi del commercio e dell'energia, ha reso noto l'ufficio del premier greco. I due paesi intendono rafforzare la cooperazione nei settori dell'agricoltura e del turismo, oltre che discutere dello sviluppo del nuovo gasdotto, il Turkish Stream e dell'ipotesi che la Grecia, fortemente dipendente dal gas russo, diventi l'hub europeo. Nessun accenno a eventuali aiuti della Russia, colpita fortemente dalla crisi economica, alla Grecia che non se la passa meglio.

L’agenzia russa Tass parla anche di possibili allentamenti russi sul divieto di import di prodotti agricoli dalla Grecia come fragole, kiwi, pesche e prodotti ittici, in seguito alle sanzioni europee a Mosco in seguito alla crisi ucraina. http://tass.ru/en/economy/786712

Il fronte interno

Se Tsipras ha deciso di giocare la carta dell’alleto russo, in nome della comune appartenza all’ortodossia, la Grecia resterà a corto di liquidità entro il 9 aprile. E’ quanto emerso, secondo quanto rivelano fonti europee, ieri all'incontro dell'Euro Working Group, l'organismo tecnico dell'Eurogruppo, gli sherpa dell’eurogruppo, riunitosi in teleconferenza per esaminare una nuova lista di riforme presentate dalla Grecia. Il gruppo tecnico dell'Eurogrupo non ha ritenuto soddisfacente la nuova lista di riforme presentata da Atene.

Gli altri governi dell'Eurozona, spiegano le fonti, hanno quindi respinto la richiesta di Atene di ricevere nuovi fondi prima del via libera alla lista di riforme, che potrebbe sbloccare i finanziamenti ancora restanti per complessivi 7,2 miliardi di euro. Nei dettagli, rivelano ancora le fonti, le proposte di Atene in campo di misure contro la crisi umanitaria «andrebbero nella direzione giusta» mentre altre non sarebbero ancora abbastanza dettagliate e non avrebbero una copertura chiara. Altre misure ancora, come quelle in materia di fisco e lavoro, «andrebbero chiaramente contro gli obiettivi concordati in precedenza». Stesso discorso per le norme, proposte dal governo greco, che consentirebbero il pagamento rateale dei debiti nei confronti dell'erario e limiterebbero l'autonomia del fisco. Sarebbero inoltre «troppo ottimiste» le stime sui possibili introiti della riforma fiscale.

Il 9 aprile scadono i tempi per il rimborso di una rata di 450 milioni di euro del prestito concesso a suo tempo dal Fondo Monetario Internazionale. Ieri il ministro dell'Interno, Nikos Voutsis, aveva dichiarato che, dovendo scegliere tra rimborsare la rata e pagare stipendi e pensioni, Atene avrebbe scelto al seconda opzione ma il Governo gerco aveva smentito. I partner dell'Eurogruppo, Berlino inclusa, non intendono però sborsare nemmeno una tranche dei 7,2 miliardi ancora da dare alla Grecia se prima non si trova un accordo sulle riforme. Anche il ministro delle Finanze greco Yanis Varoufakis ha sparato a zero sulla fuga di notizie sull’elenco di riforme proposte, una mossa che metterebbe in imbarazzo il governo ellenco in caso di retromarce.

Secondo le fonti Ue interpellate da Reuters, i rappresentanti delle istituzioni creditrici (l'ex troika: Ue, Bce e Fmi), in missione ad Atene da tre settimane, avrebbero svolto un lavoro proficuo «solo negli ultimi quattro giorni» e «a questo ritmo, raggiungere un'intesa per fine aprile «è impossibile». A complicare il lavoro degli ispettori è stata la difficoltà nel raccogliere informazioni adeguate, in quanto «i funzionari ellenici a volte non erano a conoscenza dei piani o non autorizzati a parlarne».

I vice ministri delle Finanze dell'Eurozona e i rappresentanti delle istituzioni creditrici terranno un nuovo vertice sulla Grecia l'8 aprile ma, secondo le fonti, «è improbabile che venga raggiunto un accordo nel frattempo». L'auspicio dei negoziatori è che si possa giungere a un accordo sulla lista di riforme e a una stima del loro impatto sui conti pubblici greci nella settimana del prossimo vertice dell'Eurogruppo, che si svolgerà a Riga il 24 aprile.

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