5/6 Mistero Putin / Fronte dell'Artico
Cieli del Baltico e acque del Mar Nero affollati, in questi mesi. Qualcuno sostiene che a Putin sia sfuggito il controllo dell'operazione Ucraina, e che non riesca più ad accontentare il fronte intransigente dei “falchi”. Il loro desiderio di mostrare i muscoli, nel confronto con la Nato, è evidente nell'annuncio di sempre più frequenti esercitazioni militari e nelle scorribande di ricognitori russi nei dintorni dello spazio aereo Nato, mentre l'Alleanza registra il trasferimento di jet e lanciamissili nell'énclave russa di Kaliningrad, stretta tra Polonia e Lituania. Un altro fronte è quello dell'Artico, oggetto di crescente attenzione da parte dei russi (che si preparano alla battaglia in sede Onu con gli altri Paesi confinanti - Canada, Stati Uniti, Danimarca e Norvegia - sul riconoscimento delle regioni circostanti il Polo Nord). Mosca ha iniziato pian piano a rafforzare la propria presenza, creando un comando unificato artico sulla regione e avviando la costruzione di basi militari. Nell'ambito di questi progetti, la divisione paracadutisti della città di Pskov (poco lontano da San Pietroburgo) ha ricevuto l'ordine di avviare addestramenti a temperature estremamente basse: imparando a usare nuove attrezzature in queste condizioni, e a restare assolutamente immobili nel gelo.
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