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Grecia, Varoufakis cita Roosevelt: mi odiano e ne sono lieto

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Lunedì conference call Atene- brussels group

Grecia, Varoufakis cita Roosevelt: mi odiano e ne sono lieto

Incompetente e dilettante? Il ministro delle finanze greco Yanis Varoufakis non lascia cadere nel vuoto le accuse mosse nei suoi confronti e trapelate venerdì dopo la riunione dei ministri delle Finanze a Riga. Non ci sta a stare zitto e affida a twitter la sua risposta. Cita Franklin Delano Roosevelt e un suo celebre discorso in difesa del New Deal dagli attacchi dei repubblicani per rispondere a quelle voci che lo hanno definito «incompetente, giocatore d'azzardo, perditempo e dilettante». L'economista greco-australiano che insegna all'università del Texas scrive: «Sono unanimi nel loro odio contro di me e io dò il benvenuto al loro odio». E aggiunge:«Una citazione vicina al mio animo (e alla realtà) questi giorni».

I rappresentanti del governo greco e e quelli del Brussels Group (i tecnici delle istituzioni europee e dell'Fmi) terranno lunedì una conference call. È quanto scrive Bloomberg secondo cui si punta ad accelerare i negoziati in vista dell'incontro di mercoledì fra le parti.

Al di là delle battute dell’anticonformista ministro greco, i suoi concittadini sono sempre più preoccupati per il braccio di ferro con la Ue. Secondo un sondaggio condotto dalla Kapa Research per il quotidiano To Vima, la stragrande maggioranza dei greci è favorevole a rimanere nell'Unione europea, nell'Eurozona e nella Nato ed è anche a favore della ricerca di un accordo con i creditori del Paese. Il 71,9% degli intervistati ritiene che il Paese trarrebbe beneficio da un accordo con i creditori, mentre il 23,2% è a favore di una rottura. Il 72,9% vuole che il Paese resti all'interno della zona euro, mentre un 20,3% preferisce tornare alla dracma, la vecchia valuta. Un altro 79,4% dei greci preferisce che il Paese resti nella Ue, un 73,7% preferisce rimanere nella Nato, contro il 17,2% e il 22% che vorrebbero uscirne.

La ricerca indica tuttavia che gli intervistati temono una possibile «Grexit», con il 68,8% che ritiene che esista il rischio reale che la Grecia lasci l'euro contro il 24,1% che pensa che il Paese sia al sicuro. L'opinione pubblica, invece, è divisa sulla questione di un possibile default, con il 36,1% dei greci che ritiene che il Paese sia sull'orlo del fallimento, mentre il 32,7% dei greci è di opinione contraria. Per quanto riguarda le preferenze nei confronti dei partiti politici, Syriza (sinistra radicale) rimane in testa con il 36,9% dei voti, Nea Dimokratia (centro destra) è al secondo posto con il 21,7%, seguita da To Potami (Il Fiume, centro sinistra) con il 7,3%, il filo-nazista Chrysi Avghì (Alba Dorata con il 5,7%), il Partito Comunista con il 5%, Greci Indipendenti (destra) con il 4,6% e Pasok (socialista) con il 3,9%.

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