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Venti di guerra a Helsinki, la Marina spara colpi di avvertimento

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ALLARME SOTTOMARINO SUL baltico

Venti di guerra a Helsinki, la Marina spara colpi di avvertimento

Nervi sempre più tesi sul Mar Baltico, dove la Marina finlandese ha sparato colpi di avvertimento contro un presunto sottomarino, intercettato - almeno così sembra - due volte al largo di Helsinki: la prima ieri mattina, la seconda oggi.

Si riaccende dunque il dibattito sulla possibile minaccia russa, alimentato negli ultimi mesi da scaramucce e violazioni dello spazio aereo dei Paesi nordici e soprattutto baltici e - a ottobre dell’anno scorso - dalla misteriosa e per certi versi grottesca caccia a un sottomarino nelle acque territoriali svedesi. Una caccia finita allora con un nulla di fatto e una scia di polemiche, ma anche con la conclusione che in effetti un piccolo sommergibile straniero - la sua nazionalità non è stata mai ufficializzata - era entrato nell’arcipelago di Stoccolma.

La Marina finlandese ha fatto sapere che il primo avvistamento di un possibile obiettivo sottomarino è avvenuto ieri, verso mezzogiorno, il secondo oggi, poco prima dell’alba. Sei piccole bombe subacquee sono state sparate, «non per causare danni» - ha precisato il capo delle operazioni - ma per far capire al presunto sottomarino che era stato individuato; quindi sono state inviate alcune navi nell’area vicino a Helsinki. Carl Haglund, ministro della Difesa, ha detto di sapere soltanto che sono stati rilevati dei suoni «che suggerivano che ci fosse attività sottomarina» e che ci potesse essere un sommergibile. Qualunque cosa fosse - ha aggiunto - ha lasciato la zona.

Difficile di questi tempi individuare il confine tra pericolo reale e psicosi da minaccia russa. Certo è che la percezione di rischio è nettamente cresciuta tra Paesi Baltici e Paesi nordici dopo l’annessione della Crimea da parte di Mosca e le operazioni militari in Ucraina orientale. Non a caso, poco più di due settimane fa cinque Paesi nordici - Danimarca, Finlandia, Norvegia, Svezia e Islanda - hanno deciso di potenziare la cooperazione nel campo della difesa, incrementando le esercitazioni congiunte e la condivisione di informazioni di intelligence.

In Finlandia, dove pochi giorni fa si sono tenute le elezioni politiche, uno dei temi della campagna è stato anche il dibattito sul possibile ingresso di Helsinki nella Nato. Juha Sipilä, leader del Partito di Centro vincitore e probabile futuro premier, non è favorevole a un ingresso nell’Alleanza, ma aveva dichiarato prima del voto di essere aperto a un dibattito.

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