Nell'immutabile Arabia Saudita sono d'improvviso cambiate molte cose. Con una serie di decreti reali emanati ieri sera, Salman bin Abdulaziz ha mutato il volto della successione al trono, alcuni posti fondamentali del governo e, probabilmente, le prospettive politiche del regno.
Salman ha dimesso il fratellastro Muqrin bin Abdulaziz dalla carica di principe ereditario, sostituendolo con suo nipote Mohammed bin Nayef, di 55 anni; e ha nominato suo figlio Mohammed bin Salman, il ministro della Difesa di 34 anni, alla carica di vice principe ereditario. In questo modo il re non ha solo modificato la successione monarchica seguendo una linea più diretta della sua stessa famiglia. Salman ha accelerato il salto generazionale atteso ma in buona parte temuto dalla stessa monarchia, dal sistema saudita, dalla diplomazia mondiale e dai mercati petroliferi globali.
Murquin, infatti, era l'ultimo dei figli di Abdulaziz al Saud, il fondatore dell'Arabia Saudita, destinato alla corona. Il nuovo principe ereditario Mohammed al Nayef, che è anche il ministro degli Interni, è il primo dei nipoti di Abdulaziz. Considerando che Salman, 79 anni, non gode di ottima salute, il salto generazionale potrebbe non essere lontano. Tuttavia questo meccanismo di successione non è mai stato provato prima. Fino ad ora, e dal 1932, il trono spettava al più anziano dei numerosi figlio di Abdulaziz. Era automatico, anche se non evitava dure contestazioni e lotte di palazzo: ora il principe ereditario è stato scelto per volontà politica dal re in carica. Non è chiaro quanto consenso abbia questo cambiamento e quanta disciplina esista fra i 7mila principi di casa reale. Né è certo quanta stabilità è in grado di garantire il nuovo meccanismo di successione.
Dopo 40 anni in carica, Saud al-Faisal, 75 anni, lascia il ministero degli Esteri: era il capo della diplomazia più longevo del mondo. Prende il suo posto Adel al-Jubeir, l'attuale ambasciatore a Washington. Anche in questa nomina c'è una novità assoluta: al-Jubeir è il primo ministro degli Esteri saudita che non appartenga alla casa reale.
© Riproduzione riservata