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Ue: per la prima volta dalla crisi risale il tasso di occupazione ma…

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I DATI DI EUROSTAT

Ue: per la prima volta dalla crisi risale il tasso di occupazione ma l’Italia è solo terz’ultima

  • –di Redazione Radiocor

Per la prima volta dallo scoppio della crisi finanziaria il tasso di occupazione delle persone fra 20 e 64 anni nella Ue è aumentato nel 2014 dal 68,4 al 69,2% ma non riesce ancora a tornare al picco del 2008 (70,3%). Lo rileva Eurostat, l’istituto di statistica dell’Unione Europea. Il tasso di occupazione maschile era l'anno scorso al 75%, in rialzo rispetto al 2013 (74,3%). Il tasso di occupazione femminile invece non conosce crisi e continua a salire: dal 2010 ed è arrivato al 63,5% nel 2014, sopra il livello del 2008 (62,8%).

Aumenta anche il tasso di occupazione delle persone fra 55 e 64 anni, passato dal 38,4% nel 2002 al 51,8% nel 2014, nuovo picco. È stata ridotta la differenza tra il tasso di occupazione maschile e quello femminile dal 19,1% nel 2002 al 13,7% l'anno scorso. Questo balzo nel tasso di impiego dei senior è andato a discapito di quello dei giovani, anche se Eurostat non ha diffuso oggi i risultati della fascia under-25.

Se il quadro europeo migliora, la situazione italiana resta critica, sia pure in leggero miglioramento. Il nostro Paese si trova infatti nella terza peggiore posizione nella graduatoria dei Paesi Ue per quantità di occupati fra 20 e 64 anni nel 2014. Come in Spagna il tasso di occupazione è del 59,9 per cento: se però a Madrid un anno fa era al 58,6%, in Italia era al 59,7%, dunque ha mkesso a segno un progresso minimo. Peggio dei due Paesi si trovano solo Grecia con il 53,3% e Croazia con il 59,2%. In Germania il tasso di occupazione per le persone fra 20 e 64 anni è del 77,7%, in Francia del 70%. Solo in Germania, Croazia, Malta e Slovenia il tasso di occupazione è pari o superiore all'obiettivo del 2020 (75%).

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