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Un miliardo di euro, oltre 200 morti: i costi per Mosca della guerra…

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il rapporto nemtsov

Un miliardo di euro, oltre 200 morti: i costi per Mosca della guerra con Kiev

Sarebbe morto per aver voluto rivelare il costo umano ed economico per la Russia della guerra in Ucraina. Boris Nemtsov avrebbe voluto raccontare di 70 soldati russi uccisi a Debaltseve, regione di Donetsk. Una prova ulteriore della presenza di truppe russe in Ucraina, da sempre negata dal Cremlino. Potrebbe essere stato questo il motivo per cui il leader dell'opposizione è stato eliminato, il 27 febbraio scorso a Mosca. Aveva i loro nomi, le famiglie dei soldati avevano trovato il coraggio di parlargli. Chiunque lo abbia fermato non ha potuto impedire agli attivisti vicini a Nemtsov di continuare il suo lavoro. Il rapporto “Putin. Guerra” è stato pubblicato martedì a Mosca. Proprio mentre il segretario di Stato americano John Kerry arrivava a Sochi per incontrare Vladimir Putin, prima visita a questo livello in due anni. Stati Uniti e Russia, divisi proprio da interpretazioni diametralmente opposte sulla crisi ucraina, provano a parlarsi di nuovo.

Alcuni soldati russi, riferiva nei giorni scorsi l'agenzia Reuters, stanno lasciando l'esercito pur di non andare a combattere in Ucraina: le loro testimonianze si aggiungono a quelle raccolte da Nemtsov. I 70 caduti di cui parla il rapporto sarebbero rimasti uccisi tra gennaio e febbraio nella battaglia per Debaltseve, caduta in mano ai separatisti nei giorni immediatamente successivi agli accordi di Minsk, che imponevano alle parti un cessate il fuoco. Se da allora è entrata in vigore una tregua, tra Donetsk e Shyrokyne non si è mai smesso veramente di combattere.

Dei 70 soldati, 17 erano parà venuti dalla città russa di Ivanovo. Contraddicendo le affermazioni del Cremlino, che di fronte all'evidenza di militari russi nel Donbass ha sempre parlato di “volontari”, il rapporto Nemtsov afferma che i soldati venivano costretti ad andare in Ucraina sotto pena di espulsione dalle forze armate. Ci sono anche i dati di altri 150 soldati russi morti l'estate scorsa a Ilovaysk, altra terribile battaglia perduta dagli ucraini. Le famiglie dei caduti avrebbero ricevuto fino a due milioni di rubli ciascuna (35mila euro) per firmare l'impegno a tenere la bocca chiusa sulle circostanze della morte dei loro cari.

Impressionante anche il costo economico della guerra. Serghej Aleksashenko, coautore del rapporto “Putin. Guerra” e direttore Ricerche macroeconomiche all'Alta Scuola di economia di Mosca, stima in 53 miliardi di rubli (poco meno di un miliardo di euro) il costo di 10 mesi di guerra nell'Est dell'Ucraina per il budget russo: 21 miliardi per il mantenimento di 6.000 “volontari”, 25 per l'addestramento di 30.000 separatisti, 7 miliardi per mantenimento e riparazioni degli armamenti. Aleksashenko sostiene inoltre che Mosca abbia speso altri 80 miliardi di rubli per il mantenimento dei profughi fuggiti dalla guerra nelle regioni di Donetsk e Luhansk. L'economista calcola che l'annessione della Crimea sia costata ai cittadini russi - a causa delle sanzioni internazionali e dell'embargo alimentare che ha gonfiato i prezzi - 2.750 miliardi di rubli in riduzioni salariali e risparmi perduti.

Il rapporto “Putin. Guerra”, 64 pagine, è stato stampato in 2.000 esemplari, nella speranza di aiuti che finanziano una diffusione maggiore. Questo, aveva detto Nemtsov prima di morire, “è il solo modo per sconfiggere la propaganda”.

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